Abusi edilizi, l'ora delle ruspe: stanziato mezzo milione

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Domenica 5 Dicembre 2021, 05:02
LO STANZIAMENTO
Le zone sono quelle sottoposte a vincoli, in particolare quello idrogeologico, ovvero a rischio di esondazione dei canali di bonifica o di altri corpi idrici. Punti in cui le costruzioni non possono essere realizzate e, una volta scoperti gli abusi edilizi, non si può fare altro che procedere al loro abbattimento: non sono possibili altri scopi.
Il Comune di Latina ha predisposto da mesi il primo progetto relativo all'abbattimento di alcune costruzioni, chiedendo un apposito finanziamento al 50% al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile: l'elenco di opere è stato approvato a giugno, per una spesa complessiva di 567.764 euro. Il ministero ha ora cofinanziato la metà, pari a 283.882 euro, e la giunta comunale, nella sua ultima seduta, ha approvato la variazione di bilancio per rendere disponibile la metà del finanziamento, «per la proposizione di altri interventi per la demolizione delle opere abusive» e, quindi, per la «futura eventuale corresponsione da parte del ministero di ulteriore cofinanziamento per 141.460 euro».
DUE PROGETTI
Si parla quindi di due progetti: il primo è quello attuale, avviato mesi fa sotto la guida dell'allora assessore al Governo del Territorio, Francesco Castaldo (delega oggi ancora tenuta dal sindaco, Damiano Coletta), che vede una spesa complessiva di quasi 600mila euro, cofinanziata dal ministero: cofinanziamento che consente quindi di liberare altri fondi per una seconda progettazione. Ed è questa la variazione di bilancio approvata dalla giunta. La seconda progettazione è già stata redatta a settembre, ed è anche stato già chiesto il relativo cofinanziamento.
CONSORZI AL MARE
In questo primo progetto, per il quale ora partiranno le gare di appalto di demolizione, ad andare giù saranno in particolare sette manufatti, tra piccoli e grandi edifici agricoli, o villette e abitazioni, in via alta a Borgo Sabotino (ben 4.666 metri cubi, l'intervento più costoso, del valore di 271.667 euro), e altre nei consorzi Astura (986 metri cubi), San Pietro (926 metri cubi), Lido di Foceverde (273 metri cubi), in via dei Monti Lepini (1.326 metri cubi), in via Litoranea a Borgo Grappa (966 metri cubi). Fin qui, si tratta del primo progetto. Ma l'intervento più atteso resta sempre quello per abbattere la serie di sei villette a schiera a Borgo San Michele, sequestrate mesi fa a esponenti del clan Di Silvio. Anche quelle, secondo il Comune, totalmente prive di autorizzazioni, nonché poste in zone sottoposte a vincolo idrogeologico. Anche per quelle scatterà la demolizione. Che, ricorda l'ex assessore Castaldo, «è una procedura che ha i suoi tempi». E rivela: «Ci sono comunque in piedi dei ricorsi, contro il sequestro, e bisogna attendere la definizione delle procedure. Ma l'abbattimento appare certo: sono in zona di inedificabilità assoluta». Le villette furono poste sotto sequestro a febbraio, e sgomberate a marzo.
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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