1IL MEDICO DI BASE
Un webinar organizzato dalla Asl di Latina per i medici di

2 Minuti di Lettura
Domenica 7 Marzo 2021, 05:02
1IL MEDICO DI BASE
Un webinar organizzato dalla Asl di Latina per i medici di medicina generale in questa fase importante della campagna vaccinale in cui cittadini attendono la vaccinazione di massa.«Senza dubbio spiega Enzo De Amicis, medico - mettere in campo i medici di famiglia può fare la differenza sempre che ci sia una adeguata fornitura di vaccini da parte della Ausl di riferimento. La chiamata alle armi ha funzionato, anche se troppi medici di famiglia non hanno ancora aderito come vaccinatori, non comprendendo che hanno già svolto questo ruolo per le campagne di vaccinazioni anti-influenzali e che stanno disorientando i propri assistiti». Le prenotazioni delle dosi di Pfizer che dovranno essere somministrate alle categorie fragili hanno infatti creato non poco scompiglio tra la categoria dei medici, alcuni dei quali non hanno risparmiato critiche all'organizzazione della vaccinazione da parte della Asl. «Credo si tratti di critiche inopportune continua De Amicis - in un momento delicatissimo in cui ogni giorno cambiano le regole del Governo e della Regione, basti pensare solo che da una fiala di vaccino Astra-Zeneca si passerà da 10 dosi ricavabili a 11, che la rivaccinazione forse può essere evitata, che i tempi tra la prima somministrazione e il richiamo forse varieranno, che la vaccinazione per una persona che ha contratto il Covid sarà possibile dopo 3 mesi dall'ultimo tampone negativo. Chi sta organizzando la vaccinazione per conto della Ausl quotidianamente deve reinventarsi il criterio guida per le modifiche al Piano vaccinale. Noi medici di famiglia dobbiamo oggi collaborare con la Ausl, dialogare e creare spunti di riflessione e di aggiornamento, non criticare in modo improduttivo». Per offrire il proprio contributo, dal momento che risulta difficile reperire locali in cui effettuare le vaccinazioni, De Amicis annuncia di voler mettere a disposizione il Teatro San Francesco, «perché credo spiega che tra qualche mese saremo inondati di vaccini e non potremo permetterci il lusso di somministrare in ritardo le dosi».
La.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA