Il Comune ci riprova: asta con prezzi di saldo ad Aprilia

Il Comune ci riprova: asta con prezzi di saldo ad Aprilia
di Stefano Cortelletti
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Martedì 25 Gennaio 2022, 13:42

Il Comune di Aprilia riprova a vendere i suoi gioielli di famiglia nonostante da sei anni le aste vadano deserte. Si tratta di locali e strutture che l'Ente non utilizza ma che, anzi, gli creano anche qualche problema di gestione.
L'ultima asta, a dicembre, è riuscita a piazzare solamente due ex scuole vendute a 63mila euro, lasciando altri garage, box, ruderi e terreni senza acquirente. Vendere quegli immobili è importante per il Comune: servono soldi per finanziare altre opere pubbliche o fare manutenzione a quelle esistenti. Eppure le cose non sono andate finora come sperato e dunque l'amministrazione tenta una nuova asta, ribassando di un altro 10 per cento la base di partenza. E così, a colpi di sconti, quello che sei anni fa avrebbe potuto fruttare oltre tre milioni di euro, oggi vale appena 1,8 milioni, qualora il Comune riuscisse nell'ardua impresa di vendere gli immobili.


Nel lungo elenco di beni in vendita spicca un terreno edificabile inserito nel programma integrato di intervento urbanistico tra via Cattaneo, Pirandello, Deledda e Leopardi che due anni fa era in vendita a 1,9 milioni di euro mentre ora il prezzo è sceso a meno di 1,5 milioni. C'è un rudere ex Opera nazionale combattenti a Casalazzara da 850 metri quadri in vendita per soli 21 mila euro, la ex scuola di via del Tufello di ben 570 metri quadri in vendita a 83 mila euro ma occupata abusivamente. Per questi immobili non c'è stata mai alcuna offerta, così come sono stati snobbati i 20 box auto di 8-10 metri quadri e le 41 cantine o depositi tra i 7 e i 40 metri quadri, tutti in via Inghilterra, con prezzi che andavano dai 500 ai 3mila euro.

Locali, a dire il vero, difficili: si trovano sotto il palazzo per anni oggetto di contesa con la cooperativa costruttrice e che solo negli ultimi anni sono diventati a tutti gli effetti di proprietà comunale.


A dire il vero in elenco c'è anche la ex scuola Carano-Spaccasassi, 220 metri quadrati coperti, in vendita a 120 mila euro, ma si tratta di un errore: per quell'immobile l'amministrazione è riuscita a ottenere un finanziamento per la sua ristrutturazione e riutilizzo a scopi culturali, quindi non comparirà nel bando pubblico. Il primo tentativo di vendita per questi immobili c'era stato nel 2015: il Comune prevedeva di incassare 3 milioni e 166 mila euro, ma l'asta andò deserta. Nel 2016 le stime furono riviste al ribasso del 20 per cento, ma si riuscì a vendere solo un terreno edificabile. Nel 2018 e 2019 l'amministrazione ha provato nuovamente a vendere i beni e ha abbassato di un altro 10 per cento i prezzi di vendita, senza successo.


Nell'asta del 2021, i prezzi di partenza erano stati ulteriormente abbassati: se la vendita fosse andata bene ci sarebbe stato un incasso di due milioni di euro. Invece si è dovuta accontentare di 63mila euro per la vendita delle due ex scuole. Si spera andrà meglio nel 2022, con l'ulteriore sconto del 10 per cento.

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