Green pass, palestra e bar nei guai

Green pass, palestra e bar nei guai
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Domenica 26 Settembre 2021, 05:03
L'OPERAZIONE
Il green pass viene chiesto nella stragrande maggioranza dei locali, ma a volte capita di trovare qualcuno che non lo chieda per paura di perdere clienti o per altro genere di convinzioni. Capita poi invece che qualcuno non lo abbia, o cerchi di esibire una certificazione contraffatta. I controlli però sono sempre più attenti e non sfuggono i green pass fasulli. È il caso ad esempio di una palestra di Aprilia: qui il titolare è stato sanzionato per violazioni relative al green pass, mentre in un bar a Cori mancava la cartellonistica adeguata e prevista dalla legge. Per entrambi sono state elevate sanzioni amministrative, per un totale di 1200 euro. Anche una settimana fa circa, a Latina città invece, il titolare di una palestra era stato sanzionato: non chiedeva il green pass all'ingresso, anche se poi dal controllo dei carabinieri tutti i clienti presenti erano in regola con la certificazione.
A Frosinone invece sempre i militari del nucleo antisofisticazione e sanità di Latina, diretti dal comandante Felice Egidio, hanno denunciato lo scorso 17 settembre due cittadini nigeriani, perché sorpresi a bordo di un bus a lunga percorrenza, nella tratta Napoli-Reggio Calabria, privi di green pass in alternativa ai quali esibivano una falsa certificazione di tampone molecolare negativo al Covid-19 come riportato in una nota. I recenti controlli si aggiungono a quelli della scorsa settimana, che erano stati quaranta in tutto tra Latina e Frosinone, di cui ventisei nella provincia pontina. Nella provincia di Latina era risultato tutto in regola, tranne nella palestra e in un ristorante di Terracina, dove ugualmente non venivano controllati i green pass. Le verifiche relative ai green pass e a tutte altre norme anticovid sono state effettuate in tutto il territorio nazionale.
Dall'entrata in vigore della normativa si legge in una nota sono state ispezionate oltre 5.000 mila attività: 236 le violazioni, delle quali 128 ai titolari di esercizi commerciali ed attività oggetto di obbligo di certificazione Covid, quali ristoranti e bar, palestre, sale scommesse e mezzi di trasporto, ritenuti responsabili di omessa verifica del green pass. Ulteriori 108 sanzioni sono state invece applicate nei confronti dei clienti per mancato possesso del certificato. Gli esiti delle ispezioni dei Nas evidenziano che 116 sanzioni sono riconducibili a strutture di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie e bar, 58 sono relative a palestre, piscine e centri benessere, 38 presso sale scommesse, sale gioco e attività ricreative, mentre 24 nell'ambito dei servizi di trasporto a lunga percorrenza, per un valore complessivo di oltre 94 mila euro di sanzioni amministrative.
Stefania Belmonte
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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