Latina, al Goretti stop alla procreazione assistita: servizio fermo da giugno

Latina, al Goretti stop alla procreazione assistita: servizio fermo da giugno
di Bianca Francavilla
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Dicembre 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 13:39

La procreazione medicalmente assistita all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina è ferma dal mese di giugno e, per adesso, non riparte. Non c'è stata una comunicazione ufficiale da parte della Asl di Latina, ma i pazienti se ne sono accorti da soli chiamando il centro unico di prenotazione della Regione Lazio. Dopo aver trovato la forza di farsi prescrivere la prima visita per infertilità dal medico di famiglia, con ricetta alla mano hanno infatti chiamato per avere un appuntamento per l'uomo e uno per la donna in modo da iniziare il complesso percorso che può portare ad avere un bambino grazie all'aiuto della scienza. Lì la sorpresa: è possibile prenotare una visita andrologica, ma non una visita ginecologica. Non è neanche possibile, al momento, sottoporsi alla pma, la procreazione medicalmente assistita.


IL PROBLEMA
È chiaro che, in queste condizioni, le coppie preferiscono iniziare direttamente il percorso in un altro dei quattro ospedali pubblici del Lazio dove la pma viene eseguita, sebbene i tempi di attesa siano molto lunghi. Da quanto si apprende, il problema del centro di infertilità dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina è legato alla carenza di ginecologi. Con i cambiamenti successivi al periodo peggiore della pandemia, gli specialisti sono stati assorbiti dalla Uoc di ostetricia e ginecologia, lasciando dunque scoperto l'ambulatorio di pma.


IL PERSONALE
Perché il servizio possa ripartire occorre che la Asl di Latina bandisca dei nuovi concorsi per individuare almeno un ginecologo da destinare al reparto, altrimenti il percorso delle coppie che desiderano una gravidanza si interrompe in quanto la fecondazione assistita va ovviamente studiata sia dal punto di vista maschile che femminile. A quanto pare il problema non è solo di Latina, ma anche di altri centri pubblici del Lazio, che al momento si trovano solo a Roma. Anche in altri nosocomi, infatti, ci sono problemi di personale, ma almeno un ginecologo è presente e dunque il servizio può andare avanti.
Un peccato per l'ospedale Goretti e per le coppie pontine, dal momento che il centro infertilità dove si rivolgono le coppie sterili o che pensano di esserlo aveva già oltrepassato momenti di buio per poi distinguersi come eccellenza. È infatti aperto dal 2002 e la pma è partita nel 2005. Fino al 2013 ha lavorato continuamente, fino ad uno stop per interventi a livello strutturale. Proprio a marzo 2021 il centro era ripartito e dopo le visite preliminari e le ordinazioni del materiale necessario era tutto pronto per riaccendere i motori per la procreazione medicalmente assistita, quando è arrivato il nuovo stop. E dire che negli anni decine e decine di coppie del territorio ma anche provenienti da altre parti d'Italia si sono rivolte al centro del Goretti per affrontare problemi di infertilità, un tema difficile da affrontare ma con cui fanno i conti il 15-20% delle coppie che dopo un anno di tentativi continuano a vedere il test di gravidanza negativo. Se il primo passo di arrivare a mettere corpo e cuore nelle mani dei camici bianchi è già difficile, lo è ancora di più attraversare il percorso fatto di visite, attese, risultati. Ma una luce in fondo al tunnel c'è e prima si inizia il cammino, più probabilità ci sono di ottenere un risultato. Purtroppo per ora le coppie pontine saranno costrette ad affrontare il loro percorso al di fuori della provincia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA