Gloria Mastrocicco, da Aprilia al campo profughi al confine con l'Ucraina: «Sono qui per dare tutto il mio aiuto»

Gloria Mastrocicco, da Aprilia al campo profughi al confine con l'Ucraina: «Sono qui per dare tutto il mio aiuto»
di Raffaella Patricelli
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Mercoledì 16 Marzo 2022, 13:27

E' apriliana e da qualche tempo guida il gruppo locale dei Giovani Democratici: Gloria Mastrocicco, 21 anni, studentessa universitaria è partita volontaria in Polonia, al confine ucraino, per dare assistenza ai rifugiati dopo l'attacco della Russia. Gloria è partita la scorsa domenica mattina all'alba, con un volo diretto a Cracovia, per poi raggiungere in treno Przemlsy, «una delle prime città polacche lungo il confine ucraino - racconta la ragazza -, dove c'è uno dei più grandi centri di accoglienza allestito in un centro commerciale».
«Ho deciso di partite a tempo indeterminato - spiega Gloria Mastrocicco, che a La Sapienza di  Roma studia Sviluppo e Cooperazione internazionale - per fare volontariato e cercare di essere quanto più utile possibile per tutte quelle persone che di punto in bianco si sono trovate costrette a lasciare tutto e partire per mete sconosciute». Lì la situazione non è semplice. «Vorrei avere il tempo per poter rispondere a tutti i messaggi che in questi giorni mi sono arrivati. Sicuramente lo troverò, ma non so ancora quando - scrive Gloria - Grazie per le parole che avete speso, grazie per la fiducia in me e in tutte le persone che sono qui ad aiutare. Siamo tanti, ma tanto è anche il lavoro. In queste ore mi sto rendendo conto di quanto la vita, seppur costruita per anni, è appesa ad un filo.  Qui c'è confusione, non logistica o organizzativa ma psicologica.

C'è confusione - aggiunge - negli occhi delle mamme che con un braccio tengono un bambino di otto mesi e con l'altro una busta chiusa che al suo interno contiene la sua casa, ciò che non ha voluto lasciare e ciò che ha ritenuto indispensabile. Sta tutto lì, in 40 litri di capienza. C'è una crisi umanitaria in corso, piano piano ce ne renderemo conto tutti - commenta ancora la giovane apriliana - ma sbatterci la testa a tutta velocità non è bello. Né semplice. A volte vorrei lasciarmi andare e crollare, piangere con loro. Ma non posso, non mi è permesso. Qualcuno deve tender duro per loro».


Gloria sta lavorando sodo, ma ha promesso di comunicare ancora con Aprilia e l'Italia per spiegare cosa sta accadendo sul posto e come sta evolvendo la situazione. «Sono sicura conclude - che ognuno di voi nel suo piccolo sta facendo qualcosa e questo è l'importante». Ad Aprilia in tanti si stanno mobilitando per offrire accoglienza ai rifugiati, soprattutto donne e bambini che stanno giungendo pian piano sul nostro territorio. Passo fondamentale, sarà in ogni caso quello di accedere anche ai servizi sanitari. All'hub di riferimento (l'ex Rossi sud di Latina) ci si potrà vaccinare contro il covid e ottenere un apposito tesserino. Croce Rossa e Protezione Civile si stanno occupando invece di aiuto per cibo e medicine.
Raffaella Patricelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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