Gambizzato con tre colpi di pistola

Gambizzato con tre colpi di pistola
di Mirco Macaro
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Giovedì 29 Luglio 2021, 10:01

A Fondi la criminalità è tornata a colpire: un uomo è stato gambizzato in pieno giorno. Qualcuno gli ha sparato contro sei colpi di pistola, tre dei quali lo hanno attinto agli arti inferiori. Una raffica di proiettili esplosa da una mano misteriosa, per quello che è solo l'ennesimo episodio inquietante verificatosi negli ultimi mesi in una città a lungo scossa da una serie di incendi e bombe.
LA DINAMICA
L'aggressione armata è avvenuta nelle scorse settimane, rimanendo finora avvolta da una spessa coltre di silenzio: massimo, il riserbo tenuto dagli inquirenti. Che continuano ad indagare sottotraccia. A restare ferito un 53enne del posto, M.D.F. le sue iniziali. L'agguato si è registrato lungo il litorale nella tarda mattinata dello scorso 26 giugno, intorno all'ora di pranzo. La vittima, a quanto pare nota alle forze dell'ordine per un vecchio precedente legato alla detenzione di armi, è stata raggiunta mentre si trovava al lavoro. Si occupa di piccole manutenzioni e giardinaggio. Secondo le ricostruzioni, in quei momenti il 53enne era impegnato per conto terzi all'interno di un consorzio di villini all'imbocco di via della Poiana, nella frazione di Selva Vetere.
IL KILLER
Una giornata come tante. Fino a quando la routine non è stata rotta dalla comparsa dell'autore dell'agguato. Sembra che ad avvicinare la vittima designata sia stato un uomo dal volto irriconoscibile perché travisato da un casco da motociclista. Questione di una manciata di secondi, ed ecco una raffica di pistolettate. Due colpi d'arma da fuoco hanno raggiunto il 53enne alla gamba sinistra, un terzo alla destra. Altri tre sono andati a vuoto. L'aggressore, che ha sparato dall'esterno del cancello consortile, pare senza proferire alcuna parola, si è dileguato subito dopo.
NESSUN ALLARME
Benché pesantemente ferita, nell'immediato la vittima dell'azione intimidatoria non avrebbe allertato i soccorsi. Nessuna chiamata al 118. Sarebbe salita a bordo di un'auto per raggiungere in autonomia l'ospedale San Giovanni di Dio, dove è stata sottoposta alle cure del caso. Per fortuna, sono stati sufficienti solo dei punti di sutura. L'intervento chirurgico è stato evitato perché i proiettili sono penetrati nella carne del 53enne per poi uscire. Alla fine, l'uomo è stato dimesso con una prognosi di poche settimane. Portando però, come da prassi, i sanitari del pronto soccorso a contattare le autorità.
A CACCIA DI TRACCE
Della vicenda è stata interessata la polizia, con gli agenti del Commissariato della Piana che dopo aver ascoltato il soggetto gambizzato hanno effettuato un sopralluogo nella proprietà teatro degli spari. Ed un ulteriore sopralluogo a caccia di elementi utili è stato portato a termine nella mattinata di ieri, con il supporto degli specialisti della scientifica provenienti da Latina. Si vuole capire se l'agguato sia legato a recenti fatti di cronaca e se vi siano elementi utili per dimostrarlo.
«NON SO CHI SIANO»
Per ora, un fatto di sangue nebuloso, in cui mancano ancora molti tasselli. Dal calibro della bocca da fuoco utilizzata, alla effettive motivazioni che hanno portato a mettere a segno un'intimidazione tanto spregiudicata. Da par suo, oltre a sostenere di non essere in grado di risalire all'autore dell'agguato, la vittima avrebbe affermato di non avere conti in sospeso, né contrasti tali da far immaginare un episodio del genere.
Mirko Macaro
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