Perde la vita dopo l'incidente, indagato l'amico: guidava ubriaco

Perde la vita dopo l'incidente, indagato l'amico: guidava ubriaco
di Pierfederico Pernarella
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Domenica 29 Maggio 2022, 12:11

 Muore sei mesi dopo l'incidente, l'amico che era alla guida indagato per omicidio stradale perché ubriaco.
C'era tanta gente venerdì alla chiesa del Sacro Cuore di Frosinone per dare l'ultimo saluto a Paolo Grimaldi, 53 anni, odontotecnico di Frosinone, fratello del dentista Gerardino tra i più noti e stimati del Capoluogo. Lo scorso 18 novembre Grimaldi, nella zona industriale Asi di Frosinone, era rimasto vittima di un grave incidente. Erano le due di notte quando la sua auto, condotta da un amico, G. R., anche lui cinquantenne, finì fuori strada. I due amici vennero portati all'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone. Sin da subito si capì che ad avere la peggio era stato Grimaldi che dopo qualche giorno, visto l'aggravarsi delle sue condizioni, venne trasferito al policlinico Umberto I di Roma. L'amico nel frattempo, risultato positivo all'alcoltest, venne iscritto sul registro degli indagati per lesioni stradali. Grimaldi nei mesi successivi è stato sottoposto a due interventi chirurgici. Le sue condizioni erano stabili, ma una ventina di giorni fa la situazione clinica si è aggravata fino al tragico epilogo.

LA MORTE

Il 22 maggio il suo cuore ha cessato di battere. Il decesso ha aggravato la posizione dell'amico (difeso dall'avvocato Giampiero Palleschi) che proprio in questi giorni stava per finire a processo per lesioni. Ora è indagato per omicidio stradale aggravato dall'ubriachezza.
Il sostituto procuratore dì Frosinone, Rossella Ricca, titolare del fascicolo, ha disposto l'esame autoptico che nei giorni scorsi è stato eseguito presso l'ospedale dell'università di Tor Vergata dalla dottoressa Vincenzo Liviero.

La polizia giudiziaria come primo atti d'indagine, come avviene in questi casi, ha sequestrate le cartelle cliniche presso gli ospedali di Frosinone e Roma.

LA FAMIGLIA

La famiglia della vittima è assistita dall'avvocato Nicola Ottaviani. Ora si attende l'esito dell'esame sulla salma per capire quali sviluppi prenderanno le indagini. In particolare si dovrà accertare se le cause del decesso siano riconducibili a complicazioni di tipo medico oppure se le lesioni riportate nell'incidente di sei mesi fa erano comunque troppo gravi.
Il conducente dell'auto, ora indagato per il decesso dell'amico, all'epoca dei fatti non aveva fornito spiegazioni sulle cause dell'incidente. Saranno le indagini, dunque, a chiarire ogni aspetto della vicenda, per ora resta il dolore per la morte dell'uomo.
Pierfederico Pernarella
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