Ex carcere di Santo Stefano, Silvia Costa: «Chiusa fase preliminare da giugno via ai lavori»

Ex carcere di Santo Stefano, Silvia Costa: «Chiusa fase preliminare da giugno via ai lavori»
di Vittorio Buongiorno
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Giovedì 5 Maggio 2022, 10:18 - Ultimo aggiornamento: 10:28

IL PIANO
Entra nel vivo la messa in sicurezza dell'ex carcere borbonico sull'isolotto di Santo Stefano a Ventotene. L'area di cantiere è stata consegnata alla ditta che farà i lavori a febbraio e questa mattina la commissaria del Governo, Silvia Costa, effettuerà il primo di due  sopralluoghi in sequenza. Oggi visiterà il cantiere di Santo Stefano insieme al all'ingegner Luigi Guerci dell'Agenzia della Coesione, Invitalia, e la struttura commissariale, per verificare l'ultimazione delle lavorazioni preliminari avviate a febbraio. «La ditta ha liberato l'area da tutti i materiali , che sono stati selezionati e accatastati per il loro futuro riuso - spiega la Costa - gli spazi sono stati messi in sicurezza , con opere provvisionali, e resi accessibili per le indagini, i rilievi e i futuri lavori. Immaginiamo per questo che dalla prima settimana di giugno cominceranno i lavori». D'intesa con la commissaria straordinaria Monica Perna, con la dirigente del Comune, l'architetta Cantaro, e con la capitaneria di porto è stata individuata un'area sulla banchina del porto di Ventotene dove verrà stoccato il materiale per i lavori e in conferenza di servizio si stanno definendo le modalità di carico e scarico.
Dal 9 maggio potrà anche partire l'esecuzione dei rilievi architettonici di dettaglio. «Sarà un lavoro molto interessante e in prospettiva molto utile - racconta la Costa - eseguito con la tecnica laser scanner terreste e posizionamento gps, in questo modo avremo un database interattivo con la visuale di ogni ambiente».
Il timore che l'ex carcere resti off limits per anni durante i lavori è scongiurato. «Abbiamo definito - racconta la commissaria - insieme al Comune, ad Invitalia e all'impresa una procedura per garantire visite in sicurezza al cantiere. Saranno visite da 30 partecipanti, cominceranno a giugno e stiamo stabilendo in quali giorni e quante volte al giorno. Contestualmente all'infopoint a Ventotene racconteremo attraverso dei video lo stato di avanzamento dei lavori, integrando con una visita virtuale quella fisica».
Domani si terrà il secondo sopralluogo con il prefetto Falco, il questore Spina, i comandanti di Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto e Vigili del fuoco, oltre ovviamente alla commissaria prefettiszia Monica Perna. «La prevenzione è fondamentale - chiarisce la Costa - faremo un sopralluogo per verificare che vi siano dotazioni adeguate».
L'altro tassello messo a punto in questi mesi riguarda la trasparenza e la legalità. «Si è rivelata utile l'idea messa a punto d'intesa con il prefetto Maurizio Falco - spiega la Costa - di insediare un tavolo tecnico operativo in prefettura. Ne ho parlato con la ministra Mara Carfagna perché a mio avviso è una esperienza pilota, affiancare al tavolo governativo anche quello in prefettura garantirà un supporto notevole su tre livelli». Il tavolo si riunirà a Ventotene sabato per la terza volta. «Primo, avremo una costante verifica di legalità grazie alla piattaforma Sileg realizzata da Invitalia e fino ad oggi sperimentata solo a Bagnoli per garantire controlli su appalti e subappalti, affidamenti, nominativi, stato lavori, pagamenti». Nella riunione ci sarà la definitiva approvazione di questo passaggio. «Il secondo aspetto - aggiunge la Costa - riguarda la sicurezza lavoro, tema fondamentale che è di competenza specifica dell'impresa, ma che grazie al supporto dell'Ispettorato del lavoro consntirà di monitorare la regolarità di dotazioni, percorsi, modalità di lavoro. E' necessario essere attentissimi perché nell'ex carcere si lavorerà in condizioni delicatatissime. Terzo aspetto la semplificazione, il prefetto ci aiuterà a velocizzare le procedure e il rilascio dei pareri, attenzione non saltarli ma velocizzarli sì».
«In sostanza . conclude la commissaria - stiamo creando le condizioni perché lavori procedano in modo spedito» dice la Costa che sarà affiancata dall'ingegnere Tatiana Campioni oltre che dai tecnici di Invitalia e dell'impresa. Poi sabato il tavolo della Prefettura. Quanto ai lavori si spera di definire a breve anche una soluzione per il famoso approdo che garantisca sbarchi e imbarchi in sicurezza. «Invitalia ha apportato modifiche al primo progetto ora speriamo che da Mite e Mic arrivi il via libera». In conferenza dei servizi invece è arrivato l'ok della soprintendenza all'abbattimento della pensilina di cemento che sovrasta l'ultimo ordine delle celle. «E che con il suo peso rischia di far crollare la struttura». La rinascita dell'ex carcere partirà da lì.
Vittorio Buongiorno
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