Erosione, il mare restituisce un altro bunker tedesco

Erosione, il mare restituisce un altro bunker tedesco
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 05:00
LA STORIA
«Non avevo mai visto una cosa simile su questo tratto di lungomare». Ieri mattina un podista di Terracina, abituale frequentatore del lungomare per le sue attività sportive, ha fatto un balzo indietro nel tempo di quasi 80 anni: il lavoro di erosione della costa, ad opera del mare, ha riportato alla luce un bunker tobruk della Seconda Guerra Mondiale, un manufatto in cemento che faceva parte della parte più esposta della linea difensiva della costa realizzato con tutta probabilità dall'esercito tedesco. La fortificazione, che quasi certamente faceva parte di una costruzione più complessa forse in parte ancora oggi celata dalla sabbia, è riemersa dopo le mareggiate delle scorse settimane che negli ultimi giorni hanno completato la scoperta della struttura. «Inizialmente pensavo che si trattasse un manufatto scaraventato sulla riva dal mare o, ancora peggio, scaricato da qualcuno poi però mi sono avvicinato e ho compreso meglio di cosa si trattasse» ha continuato a raccontare il podista. La struttura in cemento è visibile nei pressi del grattacielo hotel Torre del Sole, vicino a quella che i terracinesi chiamano «traversa ventiquattresima».
APPARIZIONI E SPARIZIONI
Nel corso degli anni e dei decenni, anche seguendo l'andamento delle linee di costa, questo tipo di costruzioni riemergono o vengono sommerse dalla sabbia: capita di vederle per molti anni, salvo poi vederle sparire sepolte da sabbia e detriti nascondendole così alla vista di tutti.
LA CASAMATTA DI SABAUDIA
I ritrovamenti si sono susseguiti in questo periodo e, nelle scorse settimane, era stata la costa di Sabaudia a restituire altri bunker degli anni Quaranta, l'ultimo è quello della Bufalara che vedete nella seconda foto in basso dotato anche della struttura di supporto al bunker. Anche a Sabaudia nel corso degli anni i bunker sono emersi seguendo anche qui l'erosione della costa. In passato era visibile anche una sorta di molo semidistrutto con le strutture metalliche verticali visibili a pelo d'acqua. Le postazioni tobruk ospitavano un paio di soldati, armati solitamente di mitragliatrice, qualche volta anche di un mortaio, anche se in altri casi le postazioni erano anche più rudimentali e consistevano in un bidone metallico riadattato a scudo con il supporto per l'armamento.
Giuseppe Baratta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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