CITTÀ DEL VATICANO Nella pila di dossier che ingombrano la scrivania di Papa Francesco a Santa Marta, giace una proposta talmente innovativa da essere potenzialmente foriera di altri grattacapi per il pontificato. Si tratta della questione dei preti sposati. Stavolta, per come si stanno mettendo le cose, il tema tabù sembra davvero destinato ad entrare nell’agenda sinodale del 2019. Tutti i vescovi della regione Panamazzonica sono stati convocati a Roma per discutere e individuare «nuove strade per l’evangelizzazione» di questa vastissima regione dell’America Latina dove la Chiesa arranca per via dello scarso numero dei preti a disposizione. Da tempo le vocazioni in Brasile non riescono più a fare fronte alle esigenze territoriali di centri abitati disseminati nella foresta, lontanissimi e disagevoli da raggiungere.
GRANDE ELETTORE
Il cardinale Claudio Hummes, grande elettore di Papa Bergoglio (è a lui che si deve il nome di Francesco, suggerito al neo eletto dopo il conclave) è deciso ad individuare una soluzione praticabile e definitiva per far fronte all’emergenza endemica dei sacerdoti sul territorio. Il progetto del cardinale – che è anche presidente della commissione episcopale per l’Amazzonia - è di far passare al Sinodo di Roma la possibilità di ordinare “viri probati”, uomini sposati e di grande fede, in grado di amministrare spiritualmente una comunità di fedeli. Hummes continua a ripetere che il celibato non si può più considerare una specie di dogma e che potrebbe quindi essere discusso a Roma, durante il Sinodo.
In Brasile la maggior parte dei vescovi sui viri probati vorrebbe avere una parola chiara. Naturalmente l’interesse del Sinodo resta il futuro dell’Amazzonia dove la carenza vocazionale potrebbe rivelarsi drammatica. La possibile decisione del Papa a favore dei “viri probati ad experimentum” per la regione potrebbe però aprire un precedente e indurre in futuro altri episcopati interessati a farsi avanti, come la Germania, il Belgio, l’Austria, la Repubblica Ceca e far partire un dibattito interno. In pratica il test brasiliano potrebbe scardinare un sistema secolare e dare vita ad opposizioni contrarie allinnovazione. Insomma guai in vista per Papa Francesco.
I vescovi brasiliani: aprire ai preti sposati

di Franca Giansoldati
3 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Novembre 2017, 00:02
- Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 07:41
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