Droga, toga party e "beer-pong": la Roma da sballo per gli stranieri

Vacanze da sballo per stranieri il “Roma-tour” tra droga e alcol
di Lorenzo De Cicco e Alessia Marani
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Mercoledì 31 Luglio 2019, 02:04 - Ultimo aggiornamento: 10:03

«I Came, I Saw, I Crawled», c’è scritto sulle magliette fuori dal pub, dietro lungotevere Marzio. Versione sballo di «veni, vidi, vici». Crawl significa strisciare. Nello specifico, strisciare di pub in pub, a caccia della sbornia alcolica per “svoltare” la serata. Oppure per assicurarsi una dose, smerciata dal pusher del giro «students», studenti stranieri, il contatto che circola col passaparola e che rimedi nelle piazzette segnate dalle guide online alla voce «fun», divertimento. È la giostra della Capitale by night, Vacanze Romane versione scapestrata e sonnambula, innaffiata dagli shottini di gin e vodka o scompigliata dalle droghe. C’era una volta il giro sulle botticelle o a cavalcioni di una vespa, modello Gregory Peck, ora per gli stranieri in età da college ci sono altri tour, dalla legalità borderline oppure del tutto clandestini. 

IL PROFILO
È un circo pericoloso e molesto che ruota attorno a 300mila giovani e giovanissimi stranieri che arrivano ogni anno nella Capitale senza famiglie al seguito. Arrivi in crescita del 15% negli ultimi 5 anni. Le nazionalità? Americani al primo posto, poi tedeschi, francesi, spagnoli e olandesi, dicono le stime di Unindustria Turismo, che ha analizzato i flussi di prenotazione negli alberghi a 2 e 3 stelle, quelli più richiesti dai ragazzi stranieri, insieme ai B&B. Età? Tra i 18 e i 20 anni. Durata media del soggiorno: 3-4 giorni per chi è in vacanza, dai 3 ai 9 mesi per chi viene per motivi di studio. 

Il pacchetto divertimento è vario e assortito. Alla voce tour alcolici, volendo, c’è un appuntamento diverso per ogni giorno della settimana. Si comincia dal lunedì: un gruppo di “pub crawl” dei più gettonati organizza la serata «Insomnia», 25 euro d’ingresso, drink a base di alcol mischiato con una bevanda alla caffeina, per restare svegli fino a tardi. E naturalmente «free shot at the door», il primo sorso di superalcolici è gratis, già sulla porta. Il martedì c’è la «Ladies Night», quindi Cosmopolitan gratis per le ragazze; il mercoledì c’è il «Jager bomb», una “bomba” alcolica che mischia caffeina e alcol; poi ecco il «thirsty thursday», giovedì assetato, con sconti per gli studenti; il venerdì è «unlimited», offerta illimitata di drink, birra, vino e «tutta la pizza che vuoi». Il sabato si parte da un pub dietro via di Ripetta con i «drink games» e i «body shots», cioè gli shottini consumati sui corpi.

Per esempio si spalma la panna formato spray sull’ombelico di una ragazza distesa sul bancone (oppure ci si piazza due fette di limone) e qualcun altro lecca l’intruglio prima di ingollare un bicchierino di superalcolico, mentre tutt’intorno si strepita. Su Youtube sono pubblicati video-tutorial per chi volesse cimentarsi nella prova. E poi, sempre il sabato, si prosegue «in altri bar e pub oltre la mezzanotte», assicura la reclame. La domenica ci sono i tornei di beer-pong, cioè il ping-pong in cui chi perde tracanna un boccale di birra. Costo: sempre 25 euro a persona. C’è poi l’immancabile Toga Party, dove ci si veste da antichi romani fasciandosi col lenzuolo, festa tipica dei college Usa trasferita oltreoceano. L’obiettivo è sempre lo stesso: stordirsi. L’appuntamento è alla fermata della linea “B” davanti al Colosseo e di lì ci si muove tutti insieme, a San Giovanni oppure fino a Ostiense e Testaccio. 
I posti dove sballarsi? Il sito “Roma experience”, che si racconta come “una guida per gli studenti (naturalmente stranieri, ndr) a Roma” ne consiglia cinque, per bere: San Callisto a Trastevere, via del Plebiscito, via di Tor Millina dietro piazza Navona, piazzetta Monti, via della Cuccagna, in zona Campo de’ Fiori.

GLI ABUSIVI
Altre mete sono piazza Trilussa, piazza Mastai, San Lorenzo il lungotevere, Ponte Milvio. Luoghi dove si beve pesante e spesso si trova anche la droga facile, canali paralleli che s’incrociano. Come si mischiano stupefacenti e alcol, un mix pericoloso che può portare a incidenti, anche mortali, come raccontano diversi casi di cronaca.
In teoria i pub crawl sarebbero illegittimi, almeno in certe zone e in certi orari; li vieta il nuovo Regolamento dei vigili appena approvato dal Campidoglio e prima ancora le ordinanze anti-alcol. Se si è sorpresi a organizzarli o a parteciparvi in Centro (che è patrimonio Unesco) si rischia l’allontanamento per 48 ore e, per chi è recidivo, scatta il Daspo. Ma il business continua, spesso mascherato dietro ai “food tour” organizzati da agenzie turistiche o imbastiti in maniera clandestina con le “guide” abusive che accompagnano i clienti tra pub e vinerie, a prezzi low cost per i più giovani. Non si parla più di pub crawl ma di “bar hopping”, il saltellare da un bar all’altro. Poco importa la qualità di ciò che viene offerto da bere. Basta divertirsi e fare scorta di alcolici come non ci fosse un domani. 

I LIMITI DI ETÀ 
Un’attrazione per chi viene dagli Usa, dove non si può bere prima dei 21 anni. Ma anche per chi arriva da altri Paesi. Il Foreign Office britannico mette in guardia i giovani inglesi sul rischio di multe salate per chi «beve nelle vicinanze di monumenti e edifici pubblici». Non a caso nell’ultimo week-end durante i controlli in Centro i vigili urbani hanno sanzionato 30 persone perché sorprese a bere illegalmente, oltre la metà erano stranieri, concentrati soprattutto a Trastevere e a Monti. Soprattutto, avverte il governo di Londra, «i drink che vi verranno serviti sono spesso più forti di quelli del Regno Unito. Se andate a bere, tenete in considerazione il vostro limite». Consiglio molto poco rispettato.

«Roma è un polo d’attrazione per i giovani di tutto il mondo - racconta Stefano Fiori, presidente di Unindustria Turismo - anche perché è una delle città con più università d’Europa. Non dobbiamo diventare Ibiza, qui tanti ragazzi vengono anche per la cultura o per motivi di studio. Però c’è il rischio di cadere negli eccessi, soprattutto c’è una rete che ci fa business sopra. Ma il viaggio che facciamo da giovani è quello che ci resta nel cuore per la vita. Roma non dovrebbe essere ricordata per lo sballo, da nessuno».

 

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