La svolta rosa dell’indice Nasdaq: Friedman prima donna alla guida

La svolta rosa dell’indice Nasdaq: Friedman prima donna alla guida
di Flavio Pompetti
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Mercoledì 16 Novembre 2016, 00:44 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 14:53
NEW YORK Una donna ha appena fallito l’obiettivo di raggiungere lo studio ovale della Casa Bianca. Un’altra donna però ha aperto un’altra fessura nel tetto di cristallo: Adena Friedman diventerà la prossima Ceo del listino tecnologico della borsa di New York: il Nasdaq.

La Friedman è salita un gradino alla volta sulla scala del potere della Nasdaq, nella quale era arrivata subito dopo la laurea in economia per uno stage provvisorio, che poi si è trasformato in un’offerta di impiego. Dopo undici anni di servizio se ne era allontanata per entrare a far parte del direttivo del gruppo Carlyle, uno dei fondi di investimento privato di maggiori dimensioni in America, tanto potente da essere spesso definito come il governo ombra del paese, specie quando la gestione della politica è nelle mani dei conservatori. Nasdaq aveva richiamato in servizio Friedman nel 2014 con l’offerta della poltrona di presidente e capo delle operazioni, una carica che la donna quarantasettenne continuerà a rivestire anche dopo la promozione al vertice. 

LA PROMESSA
Allo stesso tempo le era stata formulata la promessa che sarebbe presto stata chiamata a dirigere l’intera società. Tra qualche mese l’attuale Ceo Robert Greifeld le lascerà l’incarico e diventerà il presidente del consiglio di amministrazione dopo quattordici anni di reggenza. In questo periodo le attività di Nasdaq sono profondamente cambiate. Dalla gestione delle transazioni per l’acquisto di azioni nel settore tecnologico, la società si è ampliata nel tentativo di stabilizzare le sue fonti di reddito. Sono così arrivate nella cassaforte del gruppo la fusione con la OMX, l’acquisto per la piattaforma di scambi elettronici Inet, e le borse di Boston e di Philadelphia. 

Inoltre Nasdaq oggi fornisce anche dati e servizi manageriali per molte aziende. Lo scorso marzo ha acquisito la International Securities Exchange, la società a responsabilità limitata che gestisce un commercio di mercato delle opzioni online a New York City. Insieme alla sua società madre, che è di proprietà delle organizzazioni tedesche e svizzere, è la più grande operazione in derivati in tutto il mondo. 

Alla nuova amministratrice è stato immediatamente chiesto un giudizio sulla scelta che gli americani hanno appena fatto con Donald Trump. «I mercati hanno immediatamente risposto in modo positivo - ha detto la Friedman - perché l’aspettativa generale è che la sua sarà una gestione del governo favorevole all’espansione degli affari».

Il giudizio sarà più articolato dopo il passaggio dei primi cento giorni di governo per il nuovo presidente, e dopo l’annuncio dei piani che vorrà seguire per favorire la crescita. Ad una settimana dal voto l’indice del Nasdaq come tutti quelli di Wall Street è in salita, con un guadagno di 2,5 punti rispetto alla chiusura di martedì scorso.
 
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