Rilancio del Sud: tra l’Alta velocità e le scuole scommessa lunga dieci anni

Rilancio del Sud: tra l’Alta velocità e le scuole scommessa lunga dieci anni
di Giusy Franzese
4 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Luglio 2020, 00:05

Un piano ambizioso che se venisse realizzato nella sua completezza - ma forse anche solo a metà - potrebbe davvero cambiare il destino del Mezzogiorno e dei suoi cittadini. Viaggiare sulle linee ad alta velocità tra Napoli e Bari e poi ancora più giù fino a Reggio Calabria. In poche ore, come da anni fanno gli italiani che si spostano tra una città e l’altra del centro-Nord. Poter contare su una rete decente di asili nido pubblici così che le donne meridionali non siano più obbligate a scegliere tra un lavoro soddisfacente e la famiglia. Non essere costretti a “emigrare” al Nord per avere cure con tecnologie e attrezzature innovative (sui medici - lo abbiamo visto nel difficilissimo contesto del Covid - il Sud non ha nulla da invidiare al resto del Paese).

Poter usufruire di reti digitali di ultima generazione. Evitare che le migliori menti si trasferiscano all’estero per trovare lavoro e poter fare impresa almeno agli stessi costi dei concorrenti europei. Elaborato e presentato in epoca pre-Covid (febbraio scorso) il piano per il Sud prevede entro il 2030 una dotazione di 123 miliardi di euro (21 miliardi soltanto nel periodo 2020-2022), reperiti anche attraverso una più puntuale applicazione della clausola del 34% di quota investimenti totali da destinare al Meridione. Ora potrà avvalersi anche di una parte delle risorse del Recovery Fund. Per i conti precisi bisognerà aspettare dopo l’estate, ma è certo che mai come adesso il Mezzogiorno ha davanti a sè una straordinaria opportunità. 



Infrastrutture
Da Napoli a Bari 
con due ore
di viaggio in treno

L’elenco delle strade e dei collegamenti ferroviari da realizzare per rendere il Sud «più connesso» , come si legge nel piano, è lungo. Complessivamente in campo ci sono 33 miliardi di risorse. Solo due opere però sono già avviate e cantierabili: l’alta velocità ferroviaria da Napoli a Bari (costo totale 5,78 miliardi di euro); l’asse stradale 106 jonica (1,3 miliardi). Per il resto si tratta di opere ancora in fase di progetti di fattibilità, compresa l’AV Salerno–Reggio Calabria e la linea Messina-Catania

Infanzia
Garantire un posto
all’asilo nido
per ogni bambino

In alcune cittadine del Sud gli asili nido sono inesistenti. Il piano si propone di colmare questa grave lacuna che toglie opportunità di crescita ai più piccoli, ma anche alle loro mamme che non possono contare su un servizio così importante. Nel piano si parla di «costruzione, ristrutturazione e messa in sicurezza di asili nido e scuole per l’infanzia» da realizzare anche con forme di partenariato pubblico/privato. Previsto un rafforzamento di voucher e buoni servizio.

Innovazione
Incentivi fiscali
alle startup
tecnologiche

Fare del Sud la «frontiera dell’innovazione»: è questo uno degli obiettivi del Piano. A tal fine sono previsti incentivi fiscali sotto forma di credito d’imposta per le imprese che fanno ricerca e sviluppo e assumono giovani ricercatori; più investimento negli Its (istituti tecnici superiori); supporto alle aziende tecnologiche e digitali del Sud con particolare attenzione alle start up; un programma specifico per il settore dell’aerospazio nel Mezzogiorno. 

Zes
Zone economiche
speciali per
rafforzare l’export

Attraverso la piena entrata a regime delle Zone Economiche Speciali (ZES) il piano per il Sud si propone di attrarre investimenti diretti esteri, rafforzare le esportazioni e migliorare la dotazione infrastrutturale dei poli logistici del Mezzogiorno. Oltre agli incentivi fiscali alle imprese operanti nelle Zes, saranno quindi potenziati gli assi viari e ferroviari di connessione con le aree industriali, con i porti, interporti e retroporti, anche con la realizzazione di infrastrutture di “ultimo miglio”. 

Istruzione
Più ricercatori
e tempo pieno
in tutte le classi

Appena l’altro giorno l’Istat ha nuovamente certificato il gap tra Sud e resto del Paese anche sui livelli di istruzione. Una delle mission del piano per il Sud è proprio quella di recuperare questo divario con il varo di misure di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica. Il piano prevede il potenziamento dell’edilizia scolastica, diffusione del “tempo pieno” con più corsi pomeridiani extracurriculari, estensione della no tax area per le iscrizioni alle università del Mezzogiorno e misure per attrarre ricercatori al Sud.


Digitale
Scambio di dati
tra i vari enti
contro le mafie

La criminalità organizzata è da sempre uno dei grandi problemi del Sud. La lotta a mafia e corruzione non deve però rallentare gli investimenti. Un grande alleato in questa lotta è il potenziamento dei processi di trasformazione digitale delle procedure amministrative e lo scambio dati tra le varie amministrazioni. La trasformazione digitale sarà utile anche ai fini della certificazione e soprattutto della tracciabilità e del funzionamento<QA0>
di un controllo diffuso.

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