Molestie all’asilo, pronta la stretta sugli insegnanti

Molestie all’asilo, pronta la stretta sugli insegnanti
di Lorena Loiacono
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Giovedì 29 Marzo 2018, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 09:02

Bambini violentati alla scuola materna, percossi e maltrattati, adolescenti nelle mani di docenti senza scrupoli e famiglie che, attonite, non sanno più di chi fidarsi. Troppi i casi di abusi nelle scuole a danno dei minori: mancano i controlli preventivi. I genitori chiedono test psicologici nelle selezioni dei docenti e, nell’immediato, telecamere di videosorveglianza sempre accese nelle classi. 

L’emergenza è evidente, basti pensare che per le 8.200 scuole italiane divise in 41mila sedi scolastiche presenti sul territorio, il ministero dell’Istruzione dispone di appena 120 ispettori: impossibile controllare i singoli casi.

LA NOVITÀ
Ma qualcosa è stato fatto, il ministero è corso ai ripari, proprio nelle ultime settimane di scandali, con un codice deontologico per gli insegnanti, che arriverà entro il mese di luglio, e con il cosiddetto “licenziamento breve” previsto dal nuovo contratto nazionale della scuola: verrà licenziato in tronco il docente che commetterà “atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale, riguardanti studentesse o studenti affidati alla vigilanza del personale, anche ove non sussista la gravità o la reiterazione, dei comportamenti”. 

Non verrà punito quindi solo chi commette violenza fisica ma anche chi assume comportamenti ambigui, ovviamente verificati. L’allerta è stata alzata proprio a seguito di gravissimi fatti di cronaca. Inoltre, per le future assunzioni è previsto il percorso Fit, di formazione triennale: un nuovo percorso che servirà ad introdurre in aula il nuovo docente per gradi, al fianco di insegnanti esperti e, quindi, sotto controllo. Si tratta di una fase precedente alla vera e propria immissione in ruolo: nel terzo anno ci sarà il tirocinio in classe che si chiuderà con una valutazione in cui verranno prese in considerazione le capacità di insegnamento, ma anche l’uso del “corretto esercizio delle competenze relazionali” e l’osservanza dei doveri “inerenti alla funzione del docente”. 

Strumenti utili per individuare eventuali anomalie nei comportamenti. Ma potrebbe non bastare, torna infatti con forza la richiesta di misure ad hoc, come test psico-attitudinali e telecamere fisse. «È evidente che siamo in piena emergenza educativa - spiega Antonio Affinita, direttore generale del Moige - Da un lato ci sono docenti, pochi fortunatamente, che sono lupi travestiti da agnelli, capaci di violentare i nostri figli in un’aula di scuola materna. Dall’altra parte c’è una forte riduzione della fiducia nel rapporto tra insegnanti e genitori. Dobbiamo intervenire immediatamente». 

LA RICHIESTA
«Il Moige - prosegue Affinita - da sempre sostiene l’utilizzo delle telecamere in classe e la necessità di una selezione più attenta del personale scolastico: per essere un buon maestro non basta conoscere il libro di storia, ma serve anche avere l’attitudine all’insegnamento e ovviamente uno stato psicologico adeguato. Chiedo quindi test psicologici nella fase di reclutamento e test attitudinali sulle capacità psico-pedagogiche nel saper gestire una classe. Noi continueremo a monitorare la situazione e a stimolare le famiglie e le autorità scolastiche a tenere sempre alta l’allerta». 

 

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