Il sondaggio Swg: «Il 45% del centrodestra vuole un partito unico»

Il sondaggio Swg: «Il 45% del centrodestra vuole un partito unico»
di Diodato Pirone
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Sabato 13 Agosto 2016, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 16:25
L’ingresso sul palcoscenico della politica nazionale di un personaggio come Stefano Parisi, con la missione di rivitalizzare il centro-destra italiano, sembra aver suscitato interesse e anche simpatia nell’opinione pubblica ma anche molte diffidenze. Tant’è che finora, nonostante l’indubbio successo ottenuto a Milano dove ha mancato per poco la vittoria nelle comunali, Parisi finora non sembra aver smosso più di tanto il trend elettorale di Forza Italia.
Secondo un sondaggio SWG del 5 agosto, infatti, Forza Italia continua a viaggiare intorno al 13,5% dei consensi mentre i due alleati-concorrenti di Lega Nord e Fratelli d’Italia non si schiodano dai rispettivi 13 e 3,5%. Coabitano insomma elementi di forza e di debolezza. Il centrodestra infatti nel suo complesso continua ad aggregare il 30% dell’elettorato italiano e nel suo elettorato c’è una forte richiesta di unità con il 45% dei “simpatizzanti” pronti a votare una nuovo partito unico di area. Cosa manca allora al suo decollo?
 
I MERITI
Il carotaggio SWG ha il merito di indicare il sentiment profondo dell’elettorato di centro destra che è tutt’altro che sintonizzato su una proposta liberal-popolare. «Gli elementi più importanti col quale il rilancio della destra italiana deve confrontarsi sono due - spiega Enzo Risso, direttore di SWG - Il primo è che il 55% dell’elettorato italiano considera superata la classica divisione destra/sinistra e la percentuale sale al 60% fra chi ha meno di 40 anni. Secondo: se i temi che scaldano il cuore al centro destra sono sempre gli stessi, come l’anticomunismo, in questo blocco è avvenuto un grande cambiamento culturale». Quale? «Fino a qualche anno fa lo slogan “meno Stato e meno tasse” amalgamava tutte le spinte di destra - continua Risso - ma oggi non è più così: al Nord c’è una forte calamita che chiamerei “Prima gli italiani” che si nutre di temi anti europei e anti globalizzazione e contemporaneamente al Sud è nato un secondo pivot attrattivo ribellista e antistatale sensibile alle tematiche anti-casta e anti-élite».

Dunque secondo l’analisi degli spin doctor di SWG, il progetto di rilancio di un partito liberale e popolare di centro-destra dovrà fatalmente fare i conti con questo bricolage di spinte. «Inoltre la vecchia anima liberal democratica del centro destra ha trovato altre sponde, persino renziane e anche i cattolici marciano per proprio conto - dice Risso - Mentre i milioni di elettori personali di Silvio Berlusconi non sono più egemoni». Insomma, secondo la lettura offerta dai dati SWG, non sarebbe una passeggiata per una nuova classe dirigente di centro destra tentare di ricomporre le fratture che attraversano l’elettorato anche perché non è facile per nessuno, di fronte alla stagnazione dell’economia e al terrorismo, evocare parole d’ordine che riscuotano entusiasmo e partecipazione fra gli italiani.

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