LA SOVRAPPOSIZIONE
A questo esercito di commissari si aggiunge adesso quello dei docenti impegnati nell’esame di Stato. O, meglio, si sovrappone visto che gli insegnanti possono assumere entrambi i ruoli. I commissari per la maturità saranno oltre 125mila tra interni, esterni e presidenti di commissione, dal 22 giugno saranno di nuovo tra i banchi per la prima prova scritta, quella di italiano. In realtà si riuniranno in settimana per organizzare l’esame che vedrà impegnati ben 503.452 candidati, di cui 487.476 interni e 15.976 esterni. Per molti è un superlavoro visto che i due ruoli di commissario di concorso e commissario d’esame di Stato non sono incompatibili e, spesso, vengono rivestiti dalla stessa persona. Gli uffici scolastici si preparano allora a ricevere richieste di sostituzione o, quanto meno, di spostamenti delle varie prove.
La sovrapposizione dei due ruoli è consentita. Anzi, i docenti con i requisiti adatti hanno l’obbligo di mettersi a disposizione per gli esami di Stato, a differenza di quanto accaduto per il concorso quando invece gli uffici scolastici regionali faticarono non poco per reperire il personale sufficiente ad avviare la macchina organizzativa. Nel caso della selezione il problema riguardava i compensi ritenuti troppo bassi. Si trattava di 251 euro per il presidente e meno di 210 euro per i commissari a cui andavano aggiunti 0,50 euro per ogni elaborato corretto. Per un totale che non poteva superare 2.051,70 euro: i compensi sono stati poi rifinanziati dal governo con il decreto scuola e dovrebbero subire un raddoppio.
«L’incognita sui compensi – spiega Gildo de Angelis, direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio – ha fatto sì che tanti docenti hanno accettato il ruolo da commissario al concorso solo dopo aver avuto la rassicurazione di potersi candidare anche per il ruolo di commissario alla maturità. Basti pensare che nel Lazio solo 5 docenti, accettando di lavorare per il concorso, hanno chiesto l’esonero per l’esame di Stato: tutti gli altri restano a disposizione e potrebbero ritrovarsi quindi su due ruoli. Inevitabilmente, nei giorni in cui gli scritti e gli orali della maturità coincideranno con gli orali del concorso, andremo incontro a richieste di slittamenti per le prove o addirittura di sostituzioni in corso d’opera. Nessuno vorrà abbandonare l’esame di Stato per cui, va detto, ci sono comunque molti più candidati: il problema infatti sarà sostituire i commissari del concorso».
MINIMI E MASSIMI
Perché per la maturità ci sono più candidati? Sia per l’obbligatorietà prevista dalla normativa per tutti i docenti che ne abbiano i requisiti sia per i compensi. In base a un decreto del 2007, i compensi base vanno da 1.249 euro per il presidente a 911 euro per i commissari esterni e 399 euro per gli interni. A queste cifre vanno aggiunti i supplementi relativi alla distanza della residenza del commissario rispetto alla scuola sede di esame: si va da un minimo di 171 euro a un massimo di 2.270 euro, rispettivamente da meno di 30 minuti a oltre 100 minuti di tempo per raggiungere la sede di esame.
I compensi vanno quindi da un massimo di 3.519 euro, per il presidente che viene da molto lontano, a un minimo di 570 euro per il commissario interno a due passi da scuola. Senza contare che la maturità dura, in tutto, un mese o poco più.
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