Ryder Cup, la capitale va in buca: è partita la corsa per organizzare l’edizione 2022 al Marco Simone

Ryder Cup, la capitale va in buca: è partita la corsa per organizzare l’edizione 2022 al Marco Simone
di Carlo Santi
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Giovedì 26 Marzo 2015, 23:57 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 13:10
In buca guardando San Pietro. Una cornice splendida e unica per il golf che sogna la Ryder Cup al Marco Simone, il green della Capitale scelto per ospitare la sfida più straordinaria e affascinante del mondo, quella tra gli Stati Uniti e l’Europa che adesso è un grande team pronto a confrontarsi nelle capitali del vecchio continente. Parigi sarà, fra tre anni, la prima e l’augurio è quello che nel 2022 possa essere Roma, dopo l’edizione americana del 2020.



Ieri mattina la Commissione Ryder Cup Europe guidata dal direttore Richard Hills ha visionato il Marco Simone, il circolo della stilista Laura Biagiotti e di sua figlia Lavinia, apprezzando la qualità delle 18 buche. «La vicinanza alla città (17 chilometri da Roma, ndr) che dal green si può ammirare - ha detto Hills - è fondamentale. In più, c’è la particolarità tecnica delle buche 15 e 16 che possono decidere la gara». Parigi e poi, ci si augura, Roma, un segnale anche in chiave Europa con il suo team. «È importante visto che si gareggia sotto la bandiera europea - ha aggiunto - con una collaborazione che è globale».



L’INCONTRO A PALAZZO CHIGI

Di prima mattina la delegazione ha incontrato a Palazzo Chigi il sottosegretario Graziano Delrio che ha garantito l’impegno e l’appoggio del governo. «Questo è un evento unico - ha osservato Delrio - che può essere definito quasi un paradigma dell’Europa, visto che vede impegnata una squadra europea». Dal sottosegretario c’erano anche Franco Chimenti, che della Federazione italiana golf è il presidente e, soprattutto, il dirigente della svolta, e Giovanni Malagò che oggi riceverà al Coni la delegazione insieme al presidente della Regione Lazio, Zingaretti, mentre il sindaco Marino vedrà Hills nel pomeriggio al Campidoglio. Guardare Roma e all’orizzonte il cupolone. Da un paio di buche, la 8 e la 11, si può godere questo spettacolo fantastico, connubio tra sport, storia e bellezza.



«Tutto questo è di ottimo auspicio anche per le Olimpiadi del 2024 che Roma vuole», ha sottolineato Chimenti ricordando che il golf ritornerà ai Giochi il prossimo anno a Rio. La sfida italiana - in lizza per il 2020 ci sono anche Germania, Spagna, Austria e Portogallo: a ottobre la designazione - se ci sarà produrrà un indotto di 500 milioni per la Capitale mentre le spese di ristrutturazione del Marco Simone sono quantificabili in 9 milioni: 5 li spenderà la Federazione, tre il circolo e uno il comune di Guidonia per sistemare i tralicci dell’elettricità.

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