Roma, un morto ogni due giorni sulle strade della vergogna

Roma, un morto ogni due giorni sulle strade della vergogna
di Alessia Marani
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Domenica 24 Giugno 2018, 00:43 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 13:09

ROMA Una roulette russa. Quando esci di casa e ti immetti sulle strade di Roma, fai il segno della croce. Specie se sei in sella a una moto o a uno scooter. Perché buche, radici e l’asfalto sgretolato sono in agguato. E può andarti anche peggio: in una giornata di vento o di pioggia, dovrai evitare voragini e i rami che si schiantano al suolo. Sono 83 le vittime di incidenti stradali nella Capitale dall’inizio dell’anno, di cui la metà motociclisti, con un incremento del +18,5% rispetto ai primi 6 mesi del 2017, quando le vittime furono 70. Un bollettino di guerra. L’ultima vittima si chiama Daniele Ciocchini, 36 anni, morto per essere stato sbalzato dal suo scooter sui dossi di viale del Lido di Castel Porziano tra Ostia e l’Infernetto. Il pm Pietro Polidori, invece, affiderà domani l’incarico per l’autopsia sullo chef Alessandro Narducci, 29 anni, morto insieme con la sua collaboratrice Giulia Puleio, di 25, nello scontro dell’altra notte in motorino sul lungotevere della Vittoria. I vigili urbani sperano di trovare risposte sulla dinamica nelle telecamere semaforiche (ma pare non registrassero) e andranno ad ascoltare i primi soccorritori. Hanno lanciato anche un appello a eventuali testimoni: chi ha informazioni utili contatti il Comando. Al momento il conducente della Classe A che si è scontrata con lo scooter, Fabio F., è indagato per omicidio stradale, qualcuno lo ha sentito dire che «ero al telefono, non mi sono accorto di nulla». 

SCIA DI SANGUE
Per il Codacons la scia di sangue che si sta consumando sulle strade di Roma è «inaccettabile». «Parliamo di quasi un morto al giorno», tuona il presidente Carlo Rienzi che per mercoledì ha organizzato un sit-in di protesta. Adesso anche l’associazione dei consumatori chiede «di vietare la circolazione di moto e scooter in quelle strade dove la presenza di radici e buche rende il manto pericoloso, vista l’incapacità dell’amministrazione di eliminare le situazioni di dissesto». Lo aveva già fatto mercoledì, la presidente del Municipio di Ostia, la M5S Giuliana Di Pillo, appena uscita dal funerale di Noemi Carrozza, la 20enne campionessa di nuoto sincronizzato morta perdendo il controllo dello scooter sulla via Cristoforo Colombo. Di Pillo ha chiesto al Comune di valutare la possibilità di tagliare i pini e di vietare moto e scooter sulla via Ostiense. Un’altra fettuccia maledetta in cui la l’8 maggio perse la vita Elena Aubry, 26 anni, in sella alla sua Hornet 600. Mamma Graziella Viviano, da allora, non si dà pace: «Basta altri figli morti sulle strade di Roma». Nei primi quattro mesi del 2018 i vigili urbani hanno verbalizzato 8.905 incidenti, oltre 2700 i feriti, 42 quelli molto gravi. Insieme con gli incidenti e i lutti, proporzionalmente, sono aumentati in tutta la città cartelli di velocità limitata a 30 e persino 10 all’ora. «Una cautela in più per l’amministrazione dopo l’entrata in vigore del reato di omicidio stradale», afferma Gabriele Di Bella, dirigente sindacale della polizia locale.

AUTOVELOX E CANTIERI
Le cattive condizioni dell’asfalto dovute alla mancanza di manutenzione negli anni, agli appalti bloccati e ad altri pilotati su commesse corrotte (imprenditori arrestati hanno rivelato: «Risparmiavamo sugli strati d’asfalto per garantirci il ribasso d’asta»), hanno sicuramente contribuito al boom di incidenti. Ma sott’accusa restano anche l’alta velocità e le cattive abitudini alla guida. Ieri il presidente della Commissione alla Mobilità, Enrico Stefano, ha annunciato l’acquisto di una decina di nuovi autovelox capaci di “fotografare” le auto anche su più corsie contemporaneamente, un investimento da 250mila euro. In cima alla classifica delle strade killer è proprio la Colombo con 284 sinistri nel 2018, seguono la via Casilina (268), la via Prenestina (266), la Tuscolana (243), la Tiburtina (223), la Togliatti (171), la Nomentana (166), la Cassia (152), la via Appia Nuova (146), l’Aurelia (145), la Salaria (142), l’Ostiense (138), la via Boccea (131), la Portuense (130) e la Collatina (118). Senza contare il Raccordo Anulare dove si registrano, in media, ogni anno, 15 incidenti per chilometro. «Una volta sperimentati dalla polizia locale - ha detto Stefano - procederemo a un ulteriore incremento degli apparecchi». La richiesta di stanziamento fatta dal Comando dei vigili alla sindaca Virginia Raggi è del 15 giugno. Il Campidoglio, intanto, fa sapere che tra l’estate e l’autunno partirà una ventina di cantieri di manutenzione sulle strade, tra cui 4 a carattere straordinario lungo alcuni tratti della via Aurelia, dell’Ostiense (tratto urbano), di via di Tor Bella Monaca e di via Nomentana. Allo studio dei Lavori Pubblici c’è la possibilità di togliere o sostituire con altre piante i pini marittimi o i platani malati sulle strade ad alto scorrimento, «c’è una discussione in atto, ma non procederemo senza coinvolgere i cittadini». 

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