Rifiuti, Bertolaso: «Roma è messa peggio di Napoli, a Natale sarà disastro»

Rifiuti, Bertolaso: «Roma è messa peggio di Napoli, a Natale sarà disastro»
di Mario Ajello
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Agosto 2016, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 08:45
Guido Bertolaso, Roma sui rifiuti sta per espoldere conme accadde a Napoli? 
«Siamo alle prime fasi del dramma. Davanti a noi c’è il baratro. Non ci sono siti di trasferenza, i pochi impianti per manipolare i rifiuti sono stracolmi, quel poco che si riesce a smaltire finisce fuori dalla regione o fuori dall’Italia con costi abnormi per i cittadini. E tutti fanno finta di non sapere che una recente sentenza del Tar (dello scorso marzo) impone alla regione Lazio di smaltire i rifiuti nell’ambito regionale, entro 180 giorni, come previsto dalle leggi italiane e comunitarie». 
La bomba sta per scoppiare? 
«A Natale sarà il disastro! Roma produce 4500 tonnellate di mondezza al giorno e non si sa dove metterla. A Napoli oggi il termovalorizzatore di Acerra brucia 700 mila tonnellate all’anno, produce energia elettrica con emissioni fra le più basse di tutta Europa e in più ci sono 7 impianti per tritovagliare e molti siti di compostaggio. Una bella differenza tra Roma e Napoli». 
Di chi sono le colpe del disastro: del Pd, come sostiene il sindaco Raggi? 
«La colpa è di tutti. Il governatore Nicola Zingaretti, lo scorso marzo, dalle pagine del vostro giornale, pontificava dicendo che nel Lazio lo smaltimento dei rifiuti è perfetto. Ricordo l’unica volta che l’ex presidente regionale Piero Marrazzo ed il sindaco Alemanno appena eletto sembravano d’accordo e fu quando mi chiesero un piano per i rifiuti nel Lazio. In un mese consegnai loro il progetto, fattibile in due anni: commissariamento dell’Ama, eliminazione dei cassonetti, differenziata al 50 per cento e subito impianto di smaltimento a norma e solo per Roma. Furono immediatamente d’accordo nel non fare nulla».
Conosce l’assessore Muraro? 
«Mai vista né sentita nominare. E dire che di gente che si occupava di spazzatura ne ho incontrata parecchia».
La Muraro dovrebbe dimettersi? 
«Se corrisponde a verità il 50 per cento di quello che leggo sui giornali, direi che il suo conflitto di interessi è enorme e imbarazzante. Mi auguro che saranno gli stessi grillini a chiederle di mollare il prima possibile». 
E Daniele Fortini, presidente dimissionario dell’Ama al centro dello scontro? 
«Era il direttore dell’Asia, la società dei rifiuti a Napoli, e il sindaco de Magistris lo ha subito regalato ai romani. Scrive bei libri sulla spazzatura. Se avesse qualcuno sopra di lui che gli spiegasse che l’Ama non deve spostare i rifiuti, bensì smaltirli, potrebbe fare bene». 
A Napoli lei riuscì a risolvere l’emergenza. A Roma come si dovrebbe fare? 
«Quando Prodi mi costrinse ad occuparmene su pressante richiesta di Napolitano, e all’ambiente c’era il ministro Pecoraro Scanio, ho fallito pure io. Ero solo contro tutti e mi sono pure beccato due avvisi di garanzia. Quando Berlusconi mi diede pieni poteri e appoggio, abbiamo costruito il termovalorizzatore di Acerra in otto mesi e risolto il dramma. Oggi Renzi ha tutto l’interesse a veder fallire la Raggi. Poco importa ai politici la vergognosa situazione in cui vivono i romani ed il rischio, vero e drammatico, in cui si trova la Capitale d’Italia». 
Si tornerà a Cerroni? 
«Saranno “costretti” a coinvolgere Cerroni, in un modo o nell’altro. Da Corcolle ai confini con Pomezia, Cerroni si è comperato tutte le cave e i terreni disponibili. Sa bene che se vogliono smaltire i rifiuti in casa, tutti gli spazi e gli impianti sono suoi. L’unica alternativa è come facemmo in Campania: con un decreto del governo requisirli e farli gestire da un soggetto competente e autorevole».
Se la giunta Raggi viene a chiederle una mano, gliela dà? 
«Non sono un uomo per tutte le stagioni ed ho un pessimo carattere. La mia sfida e gioia è salvare qualche bambino dalla malaria cerebrale qui in Sierra Leone da dove le sto parlando. La Raggi smetta di governare con twitter e facebook, di minacciare sfracelli e di dare la colpa agli altri. Agisca, presenti un piano, indichi modalità e tempi certi per smaltire i rifiuti così come lo faccia subito per le voragini nelle strade e per il caos urbano». 
Raffaele Cantone ha detto: «Basta con la dipendenza dalle discariche». Condivide? 
«Cantone ha combattuto, e bene, il malaffare dei rifiuti in Campania. Conosce il problema ma dimentica che a Roma non ci sono discariche, a meno che non pensino di riaprire Malagrotta. Anche se ricorderei a tutti cosa accadde a Napoli, quando il prefetto cercò di riaprire la discarica di Pianura. A Bolzano, come nel resto dell’Europa che funziona, non ci sono cassonetti nelle strade. E lungo l’autostrada del Brennero c’è un piccolo termovalizzatore. Lì si ricicla tutto e ci si guadagna ma affianco c’è anche una discarica dove finisce tutto quello che non si può smaltire in altro modo. E la tassa che pagano i locali è ridicola rispetto a quella che pagano i cittadini romani». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA