Rapina a Cinecittà, nuovo colpo vicino al bar dell'omicidio a Roma

Roma senza pace, nuova rapina vicino al bar dell'omicidio
di Marco De Risi e Camilla Mozzetti
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Venerdì 8 Novembre 2019, 00:52 - Ultimo aggiornamento: 13:59

La criminalità viaggia su percorsi brevi che non superano i 150 metri. Capita questo in una periferia di Roma dove le attività commerciali vengono da mesi scambiate per bancomat. Ieri sera intorno alle 19 due rapinatori hanno assalito il supermercato “Eurospin” al civico 211 di viale Antonio Ciamarra, Cinecittà Est. La stessa strada dove martedì scorso sempre due malviventi hanno provato a mettere a segno una rapina nel bar-tabacchi “Europeo” gestito da Chaokang Zhou, un cinese di 56 anni. Giorni differenti ma – attenzione – ravvicinati, accaduti nello stesso angolo della Capitale e con una dinamica molto simile. Unica eccezione: ieri sera nessuno è morto.

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Martedì scorso il titolare del bar tabacchi ha reagito, i clienti che erano in quel momento nel locale lo hanno aiutato anche a colpi di karate a fronteggiare uno dei due rapinatori, Enrico Antonelli, e nella colluttazione sono partiti diversi colpi di pistola. Uno dei quali ha raggiunto all’addome il secondo rapinatore, Ennio Proietti – già legato alla banda della Magliana e coinvolto nel sequestro e nell’omicidio dell’imprenditore Giovanni Palombini – che è morto sul colpo. Ieri no. Ieri né il titolare del supermercato né i clienti presenti – una ventina almeno – sono riusciti a far nulla. Troppa la paura di fronte a quei due giovani che, con il volto coperto da sciarpe e cappelli, hanno fatto irruzione armati di un coltello da cucina prendendo in ostaggio uno dei cassieri.

LA DINAMICA
Uno dei due rapinatori ha afferrato il cassiere, gli ha puntato la lama al collo e gli ha intimato di aprire la cassa: «Tira fuori i soldi, tutti, sbrigati». Il terrore ha preso il sopravvento: nessuno è riuscito a intervenire e così i due rapinatori hanno arraffato all’incirca 1.500 euro di bottino e sono scappati. È durato tutto all’incirca sette minuti, come raccontato poi dai testimoni. Sul posto sono arrivati gli agenti di polizia del commissariato Romanina, gli uomini delle Volanti e della Scientifica, ma i due rapinatori sono riusciti a dileguarsi tra i palazzoni di questo quartiere a sud-est della Capitale che con le rapine fa ormai i conti da mesi.

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Qualcuno li ha visti allontanarsi a piedi ma non è escluso che avessero parcheggiato – proprio come hanno fatto tre giorni fa Enrico Antonelli e Ennio Proietti – un motorino a pochi metri dal supermercato lasciandolo acceso. Una prima “battuta” del territorio da parte delle forze dell’ordine ha dato esito negativo: dei due rapinatori – presumibilmente romani e giovanissimi – non si è trovata traccia. Si sono dileguati con la stessa velocità con cui hanno messo a segno la rapina. A loro è importato poco, anzi nulla, se martedì un episodio analogo aveva convogliato sulla zona l’attenzione di polizia e carabinieri. Con un rapinatore morto e nonostante i sopralluoghi delle forze dell’ordine nel bar tabacchi andati avanti anche nei giorni scorsi e quindi con la presenza costante di agenti sul territorio, i due rapinatori ieri hanno messo a segno il loro colpo. Che è perfettamente riuscito. Di fronte a una città costretta a guardare, impietrita.

IL COMITATO
Il prossimo 15 novembre, come annunciato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, a margine di una lectio magistralis di Raffaele Cantone all’università Luiss, si terrà il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura per vagliare uno schema di “difesa” a lungo termine che riesca a dare risposte utili per arginare una «recrudescenza di fenomeni violenti» che per la Lamorgese non si può negare. Ieri sera all’Eurospin di viale Ciamarra, che è stato rapinato più volte in passato, la polizia ha acquisito le immagini di videosorveglianza che verranno ora ispezionate per cercare degli indizi utili al riconoscimento dei due malviventi. Secondo i testimoni si tratterebbe di ragazzi giovani, non troppo alti e sicuramente romani. 

I PRECEDENTI
Ad accalcarsi di fronte all’ingresso del supermercato, anche tanti residenti esasperati e i dipendenti del punto vendita: «Qui abbiamo una rapina ogni 2-3 mesi, siamo abituati ormai – racconta Domiziana, 28 anni, una delle cassiere dell’Eurospin – I banditi quasi sempre sono italiani». Andrea, 27 anni, suo collega, parla delle rapine degli ultimi tempi senza scomporsi. Sangue freddo. «L’importante – dice – è rimanere calmi, non fare nulla di azzardato. Vengono qui con i coltelli, con le pistole, di tutto. Una volta mi sono trovato difronte un machete. Un signore, un italiano, che alla fine si è portato via 140 euro».

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