L’INGLESE A SPANNE
«Fino agli Anni 50 e anche oltre, il fascino della Ville lumière venne leggermente oscurato da una Roma liberata finalmente dal fascismo, tornata più bella e più grande che prima»; il film “Roma città aperta” ha successo in Francia, e torna a Roma come «un capolavoro, osannato da quelli che prima l’avevano snobbato»; un giornale parla di quattromila tra pittori e scultori in città, forse «comprendendo anche gli imbianchini e molti giovanottoni, fazzoletto rosso al collo, che si presentavano come artisti di via Margutta». Dominano già Moravia giovane e Pasolini: «Sdogana lo stile del Novecento dall’accusa di essere un’architettura di regime, tronfia e retorica». Nei primi dieci anni di dopoguerra, il cinema funge come locomotiva; anche quel produttore che diceva di prendere l’Air Fresh per andare a Parigi, e ritornando da Atene, del fascino del Pordenone: «Con gli attori, usava frasi come What cazzo do you want?» perché l’inglese lo aveva imparato solo a spanne. L’Urbe ridondava d’improbabili cineasti; Ennio Flaiano inventa una delle sue battute: «Si fa il film, certo, certissimo, anzi probabile».
Sbocciano però Rossellini, Anna Magnani, Audrey Hepburn, Marcello Mastroianni e Marisa Allasio, figlia dell’allenatore della Lazio. A Ostia c’erano stabilimenti allora famosi: Belsito, Marechiaro, Vecchia Pineta. Salvo D’Angelo, produttore di “Fabiola” di Blasetti, aveva affittato Castel Sant’Angelo, e aperto lì il suo studio; per farsi finanziare da coltivatori di grano o produttori d’olio del Sud, i produttori regalavano foto di Silvana Pampanini (mancata proprio ieri, a 90 anni), con generosa scollatura e debito autografo.
GLI ANNI RUGGENTI
I tempi della Rugby Roma e dei bagnini. Uno, di Ostia, era Nello Pazzafini: un omone; giocherà una partita in serie A, con i calciatori della Fiorentina; però, non gli passano il pallone: per risposta, lui mena, e dovrà smettere. Il primo lottizzatore di Castelfusano è Maurizio Arena: un villino nel nulla; e il protagonista di “Poveri ma belli” vi porta Maria Beatrice di Savoia, Titti: si concede in mutande all’esercito dei paparazzi, poi ostenta la conquista.
Il librino è denso di memorie: Gore Vidal, Tennessee Williams, Truman Capote, che allora erano nell’Urbe. Orson Welles si era separato dalla moglie Rita Hayworth. «L’invasione da parte degli americani avvenne nel 1950», dice Malatesta, a Cinecittà; e Sam Zimbalist produce Quo Vadis, «ricostruendo un Circo Massimo più grande di quello vero»: è la Hollywood sul Tevere. “Vacanze romane” lancia la Hepburn; «Clark Gable si faceva fare le camicie da Battistoni; David Niven e Cary Grant, mocassini e cravatte da Franceschini»; Errol Flynn preferiva «strane divise tra il marinaio e il pirata». Ava Gardner andava dalle Sorelle Fontana; Sofia Loren da Emilio Schuberth, «il più elegante di tutti era Roberto Capucci»; e “Un americano a Roma” mostra l’amore con cui ricambiano i cittadini dell’Urbe. Sboccia Mina con Tintarella di luna; e Giorgio Franchetti, famoso collezionista, «portava Klein e de Kooning a Bomarzo, per fargli vedere i mostri». Forse, soltanto Sandra Petrignani con “Addio a Roma”, quattro anni fa, ha saputo essere altrettanto prodiga di fatti, aneddoti e di un clima della Capitale nei suoi anni più ruggenti.
I RITRATTI
Dopo i racconti, i ritratti. Plinio De Martiis, immenso gallerista; Pico Cellini, restauratore e pure cacciatore di falsi; Mario Schifano; Tano Festa; Valentino Zeichen; Gino de Dominicis; Jannis Kounellis; lo stesso Franchetti. Fino a Eric Hebborn, tra i falsari più celebri, che, da ultimo, viveva a Piazza della Malva (ma qui, siamo già oltre: muore nel 1996, e chissà se Roma era ancora un paradiso; come con Sebastian Matta, che se ne va nel 2002): vita incredibile, con un esito altrettanto inconcepibile; scambiato per un barbone (era soltanto ubriaco e aveva battuto la testa), sballottato tra un ospedale e l’altro. Le trattorie e le cucine dei tempi andati, dal mitico Cesaretto ai fratelli Menghi, chiudono il librino: forse perché, a Roma, tutto finisce, da sempre e comunque, a tarallucci e vino?
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