A partire da domani negli sportelli delle quattro città italiane più grandi e con più affluenza l’orario di chiusura sarà alle 15,15, due ore in più al giorno. Un prolungamento deciso per fronteggiare il crescente numero di richieste di assistenza: 5 milioni nel 2015, in aumento del 10% (497 mila solo negli uffici della Capitale). Gli sportelli interessati sono quelli di Roma (via Colombo, via Togliatti, via Aurelia), Napoli (corso Meridionale), Milano (viale dell’Innovazione, via San Gregorio) e a quello di via Alfieri a Torino. Secondo Ruffini «Equitalia deve avere lo stesso fuso orario di una società moderna ed essere dalla parte dei cittadini».
Una scelta che si aggiunge ad altri interventi “taglia-code”.
Un nuovo canale di servizio è lo sportello “+65” per i pensionati, che nel 2015 hanno toccato quota 502 mila. Partirà a maggio ed entro luglio sarà esteso a tutti capoluoghi di provincia. I pensionati avranno una corsia preferenziale. Nuovi orari e sportelli dedicati per «un nuovo dialogo – ripete Ruffini ai suoi – con i contribuenti che sono innanzitutto persone».
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