Ferragosto a Ischia da incubo: movida senza regole anti-Covid

Ferragosto a Ischia da incubo: movida senza regole anti-Covid
di Massimo Zivelli
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Lunedì 17 Agosto 2020, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 11:03

Un alveare umano impazzito e solo a stento contenuto grazie allo sforzo davvero straordinario delle forze dell’ordine di fronte alle molteplici trasgressioni alle regole anti-Covid. Ad Ischia, il Ferragosto è stato contrassegnato da un numero elevatissimo di multe (oltre tremila) sanzioni e denunce, frutto di blitz a ripetizione operati in lidi, spiagge, baie, calette, ristoranti, luoghi della movida e case delle vacanze. Sorvegliata speciale della notte più calda dell’anno, è stata ancora una volta la movida isolana: da Forio a Ischia Porto, passando per Casamicciola. Sono stati oltre 400 gli uomini e le donne di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Vigili Urbani, che per oltre 48 ore e senza pausa hanno retto alla incredibile onda d’urto dei circa 250mila vacanzieri e turisti che per il Ferragosto hanno preso d’assalto l’isola d’Ischia. Uno sforzo incredibile e chiaramente impari, quello messo in campo (in questa occasione così particolare, di un anno fin troppo particolare) dalle forze dell’ordine e che è servito solo a contenere il dilagare di assembramenti senza controllo, diffusi comportamenti illegali e una miriade di infrazioni a tutte le regole e le ordinanze. 

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Perché quello che si è vissuto a Ischia è stato un Ferragosto di follia collettiva, contrassegnato da assembramenti ad ogni ora del giorno e della notte e dalla inosservanza pressoché totale di ogni norma legale o del buonsenso. Dagli affollamenti nelle case delle vacanze - dove a causa dell’illegale pratica delle affittanze irregolari e al nero, locali che potrebbero contenere al massimo quattro persone hanno ospitato fino a 12-15 occupanti - agli assembramenti che si sono registrati sulle spiagge libere sia nelle ore diurne, che nella notte di Ferragosto, quando nonostante le ordinanze dei sindaci che vietavano perfino l’accesso ai lidi, e i controlli a macchia d’olio da parte delle forze dell’ordine, alla fine si sono visti radunarsi a migliaia i giovani in gruppi talmente consistenti da rendere impossibile il mantenimento delle distanze interpersonali. Nel solo caso della spiaggia di Cava dell’isola a Forio il fenomeno è stato evitato grazie al fatto che il sindaco Del Deo ha fatto mantenere per tutta la notte il varco di accesso sorvegliato da pattuglie e vigilantes privati. E se i carabinieri del NAS, hanno ispezionato decine di ristoranti e bar sanzionando per carenze igienico-sanitarie una pizzeria di Ischia e due pasticcerie e un ristorante di Lacco Ameno, è stata ancora una volta la movida notturna al centro delle preoccupazioni. 
 


La polizia diretta dal vicequestore Maria Antonietta Ferrara e i carabinieri al comando del capitano Angelo Pio Mitrione hanno sanzionato centinaia di giovani che non indossavano la mascherina e non rispettavano le distanze sociali all’esterno di baretti, locali notturni e discoteche. Una marea umana itinerante e assai difficile da tenere sotto controllo che per tutta la notte ha dimostrato di non tenere in alcun conto l’osservanza delle norme di sicurezza antiCovid, e che in più di una occasione ha messo a dura prova anche i gestori ed il personale dei locali. 

Tanti i casi segnalati in tal senso. Fra questi, l’albergo Solemar al lido di Ischia, dove in serata la direzione è stata costretta a chiedere l’intervento dei carabinieri perché un gruppo di giovani turisti, fra le proteste e le preoccupazioni degli altri clienti della struttura, si rifiutava di indossare la mascherina negli ambienti interni della struttura. I carabinieri del Radiomobile, dalle immagini di alcune telecamere di sorveglianza e dai registri dell’albergo, hanno provveduto ad identificare i giovani che saranno adesso duramente sanzionati.
Niente mascherine e nessuna distanza minima rispettata: questo il leit motiv che suscitava in tanti le preoccupazioni della vigilia e che si è poi tramutato - col passare delle ore - nell’incubo che ha accompagnato la movida ferragostana.

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