Morricone e Tarantino è già cult: esce il 18 il cd inciso dal musicista per il western del regista

Morricone e Tarantino è già cult: esce il 18 il cd inciso dal musicista per il western del regista
di Simona Orlando
3 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Dicembre 2015, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 21:26
Due Oscar, una garanzia. Il sodalizio fra Ennio Morricone e Quentin Tarantino nel prossimo film The Hateful Eight, in uscita da noi a febbraio, non era così scontato ma era atteso dai cinefili, sicuri che insieme avrebbero dato vita a un cult. Il maestro ha composto musica mirata, seguendo le vicende di otto fra assassini, cacciatori di taglie e sceriffi che si incontrano e scontrano sotto una bufera di neve alla fine della Guerra Civile americana, e già dai titoli si capisce che sullo schermo ci sarà abbondanza di massacri e sangue: L'Ultima Diligenza di Red Rock, Narratore Letterario, Neve, Sei Cavalli, Raggi di Sole Sulla Montagna, I Quattro Passeggeri, La Musica Prima del Massacro, L'Inferno Bianco, Sangue e Neve, La Lettera di Lincoln, La Puntura Della Morte. In copertina tutti i titoli sono mantenuti in lingua italiana, ed è una vista che inorgoglisce. Il disco esce il 18 dicembre (Universal), alcuni brani sono strumentali, altri contengono i dialoghi dei protagonisti Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Tim Roth, Jennifer Jason Leigh, si avanza tra trame orchestrali e impennate di ottoni, mentre il tema principale è portato avanti da due fagotti, per un totale di 28 tracce. Oltre alle musiche originali di Morricone, si trova un brano di Roy Orbison e uno dei White Stripes e, siccome è un lavoro che ha il sapore del classico, proprio Jack White, talentuoso chitarrista-produttore con una passione per il vintage, ne stamperà una edizione speciale in vinile che a Natale farà gola a molti collezionisti, e su internet c’è già chi se lo è garantito in pre-ordine.

ATMOSFERA
L’atmosfera resta alla Tarantino, che, insieme a Scorsese e ai fratelli Coen, riesce a far sposare i suoi “figli” sempre col corredo giusto (basti pensare ai milioni di copie vendute con Pulp Fiction). Il risultato evoca ma non replica le cuciture sonore del passato perché il segreto è scrivere ciò che più si accorda alle immagini del regista di turno «altrimenti è solo vanità» ha spiegato Morricone al quotidiano inglese Telegraph.

Questa coppia artistica, in realtà, esisteva per associazione di idee: Tarantino non ha mai nascosto il debito verso gli spaghetti western di Sergio Leone e inevitabilmente verso la colonna sonora della cosiddetta Trilogia del dollaro, che non era semplice accompagnamento alle scene ma parte integrante della narrazione, con quell’apparato organico di fischi, spari, armoniche. Nella percezione del pubblico era logico che il regista americano si rivolgesse al compositore romano per il suo ottavo film, western a suo modo, eppure la collaborazione non era certa, perché finora lui non aveva mai commissionato una colonna sonora originale, preferendo il ripescaggio di classici dimenticati, e perché il Maestro Morricone non gradiva che il suo nome fosse ancora legato al western.

E’ bastata un visita personale di Quentin nella sua residenza capitolina, per fargli cambiare idea: «Un’ora con lui e gli ho detto sì». Il 14 dicembre il Maestro Morricone riceve il Premio alla Carriera al XX Roma Film Festival, che gli dedica una retrospettiva. Tarantino invece vuole ritirarsi fra due film per fare il produttore, e il suo terzo western potrebbe essere una serie tv tratta dal libro “Forty Lashes Less One” di Elmore Leonard.
© RIPRODUZIONE RISERVATA