Alice Rachele Arlanch: «Io, miss Italia e delle minoranze»

Alice Rachele Arlanch (Ansa)
di Nicole Cavazzuti
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Lunedì 11 Settembre 2017, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 12:32

Heidi italiana Alice Rachele Arlanch ce l’ha fatta. La ventunenne trentina, cresciuta in una frazione di 14 abitanti del Comune di Vallarsa, sabato sera a Jesolo si è aggiudicata la corona di Miss Italia, oltre ai titoli di Miss Miluna e Miss Diva e Donna. Il concorso di bellezza in tv non è certo morto visto lo share complessivo del 7,7 per cento messo a segno. Tifosa del Milan e amante dei viaggi, Alice è appassionata di fotografia e ha da poco acquistato una fotocamera professionale con la quale vorrebbe immortalare «i momenti più belli» della sua vita. 

Alice Rachele Arlanch, per lei che cos’è la bellezza? 
«Un mix di elementi che vanno oltre il mero aspetto estetico e coinvolgono il carattere e l’animo. La bellezza estetica è un dono e una fortuna, ma in assenza di qualità morali perde di significato».

Lei quando si è avvicinata ai concorsi di bellezza? 
«Solo nei mesi scorsi. Lo ammetto: nonostante mia madre mi abbia sempre incoraggiata a tentare una carriera nella moda e a partecipare ai concorsi di bellezza, per anni mi sono rifiutata di seguire il suo suggerimento. La verità? Ero bloccata dalla timidezza e dall’emotività».

Ma quindi ha partecipato a Miss Italia per assecondare sua madre?
«No, assolutamente. Sapevo che le avrebbe fatto piacere e che mi avrebbe sostenuta, ma mi sono iscritta per me stessa, per mettermi in gioco in un ruolo inedito. Insomma, l’ho vissuta come una sfida. E al di là del risultato, l’esperienza è stata decisamente formativa. Sapete che mi sento già cresciuta e più capace di controllare la mia timidezza?». 

Che cosa ha pensato quando sua mamma ha lanciato il suo appello di sostegno anche in tedesco, suscitando sorrisi e risate in platea?
«Ho tremato, temevo di perdere la simpatia del pubblico italiano». 

Anche papà è un suo accanito fan come mamma? 
«Sì. Vi dico solo che, quando ho vinto, si è messo a piangere per l’emozione. Non era mai successo prima». 

Alla fine ha vinto grazie al televoto. Se lo aspettava? 
«No, al contrario. Il televoto incideva per il 50% sull’esito delle votazioni complessive e visto che sono cresciuta in una frazione di 14 abitanti in provincia di Trento, tra le Alpi, non avrei mai immaginato che sarebbe stato il sostegno del popolo italiano a farmi vincere». 

La sua storia ricorda quella di Heidi… 
«Molto! Non per niente il mio medico di famiglia quando ero piccola mi chiamava proprio “Heidi”. Libera e un po’ selvaggia, da bambina passavo le giornate in mezzo ai boschi e alla natura incontaminata. È stato un privilegio, mi ha reso più sensibile e mi ha fatto conoscere emozioni che mi hanno arricchita. Oggi sono meno selvaggia di allora nel mio rapporto con la natura, ma resto comunque molto affezionata a Vallarsa. Da quando studio Giurisprudenza a Trento la vivo soprattutto in estate. È rilassante: trascorro il tempo tra corse per i boschi e passeggiate per i sentieri di montagna».

A proposito di studi, come pensa di conciliare i nuovi impegni di lavoro con l’università?
«Rinuncerò a seguire le lezioni, dal momento che non ho l’obbligo di frequenza. Mi aspetta un anno impegnativo, ma sono motivata e determinata a fare il meglio su tutti i fronti».

La sua ambizione per il futuro? 
«Intanto, voglio laurearmi. E poi, vorrei impegnarmi nella tutela dei diritti delle minoranze, non so ancora se nei panni di avvocato o giudice. Mi sentirei una donna più appagata se riuscissi a dare voce a chi non ha la possibilità di farsi ascoltare».

Ma la moda per lei cosa rappresenta?
«Un’opportunità di lavoro e un’occasione per imparare. E chissà, forse anche un trampolino di lancio. Sarebbe splendido se riuscissi a coniugare il mondo della moda e dello spettacolo con la passione per il calcio che ho ereditato dal mio fidanzato. Come primo passo, stasera mi vedrete nel ruolo di ospite al Tiki Taka su Italia 1». 

Parliamo proprio di sport: come si mantiene in forma? 
«Ho praticato nuoto per molti anni e ora mi dedico alla corsa e alla palestra».

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