Maker Faire, le invenzioni trovano casa: dal 14 ottobre Roma capitale dell'industria 2.0

Maker Faire, le invenzioni trovano casa: dal 14 ottobre Roma capitale dell'industria 2.0
di Alessandro Di Liegro
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Lunedì 3 Ottobre 2016, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 20:14

Mancano meno di due settimane all’apertura di Maker Faire Rome - The European Edition 4.0, la kermesse dedicata al mondo dell’artigianato digitale e dell’innovazione curata da Massimo Banzi e Riccardo Luna e promossa dalla Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con Regione Lazio e il supporto di Italia Lavoro.

I padiglioni della Fiera di Roma, dal prossimo 14 ottobre, per tre giorni ospiteranno maker da tutto il Mondo, oltre a un vasto programma di workshop, seminari e incontri. Roma si pone al centro dell’attenzione di tutto il mondo dell’artigianato digitale del globo e si candida, a ben donde, a essere la caput mundi dell’industria 4.0: «Si tratta di un modo di reinterpretare uno degli elementi fondamentali della nostra economia, che è il made in Italy, usando nuove tecnologie in un mondo globale», come dice Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di commercio di Roma. Fra gli stand anche Il Messaggero, che seguirà interamente l’evento realizzando dal posto interviste e approfondimenti.

Roma e il Lazio sono fra i principali protagonisti della fiera, con oltre 60 progetti in mostra, partendo da Get, di Edoardo Parini. È un controller che semplifica l’interazione fra un utente i suoi device come smartphone, tablet e watch, un ponte fra smart-watch e smart-band. In pratica è un bracciale che, attraverso una tecnologia a conduzione ossea, fa diventare la mano una vera e propria cornetta con la quale dare comandi allo smartphone e, addirittura, parlare al telefono. Traccia, inoltre, l’attività fisica dell’utente, sostituendosi ai normali wearable. Altrettanto rivoluzionario è Flytech, di Gionatan Di Liberto, un esoscheletro dotato di impianto di volo, per operazioni di soccorso in aree difficili. Una sorta di jet pack portabile e saldamente ancorato alla schiena di chi lo utilizza, con 2 bracci estensibili che montano 2 motori dalla potenza di 40 Hp. 

GLI STAND
Sarà possibile sia volare per brevi tratti che camminare normalmente, grazie al sistema di riduzione del peso dato dall’esoscheletro. A proposito di protesi digitali, Diana Branca e Massimo Mostosi hanno inventato, e presenteranno alla fiera, The turtle project, uno strumento dedicato alle tartarughe che hanno perso gli arti posteriori e che grazie a questa soluzione, stampata in 3D, possono vedere aumentata la loro aspettativa di vita: una protesi modulare che permette alla tartaruga di camminare, facilmente adattabile a ogni tipo di tartaruga. Fra i più giovani maker c’è Simone Primarosa, di 19 anni, un enfant prodige dell’informatica, visto che ammette di aver iniziato a programmare dall’età di 12 anni, che presenta il suo Roboprime un robot umanoide open source che integra ben 21 servomotori pilotati da una board Arduino che permettono al robot di compiere movimenti e agire liberamente nello spazio. Grazie alla struttura interamente realizzata con la stampa 3D è totalmente replicabile.

LE IDEE
Ener-watch è il primo powerbank tascabile per smartwatch Apple e Android. Ha una potenza di quasi 7000mah, carica circa 10 volte lo smartwatch, che si allaccia al cinturino regolabile del powerbank per caricarlo ovunque. Ha una usb per caricare smartphones, una piccola torcia e una pulsantiera di controllo carica. Ener-watch è la stratup dell’artista romano Claudio Caritelli. Di Zagarolo è Massimo Proia e il suo progetto per reinventare la tecnica della bachicoltura attraverso le nuove tecnologie. Il progetto prevede la realizzazione di un aspo governato da due motori: il primo regola la velocità di rotazione e il bloccaggio della ruota attorno alla quale si avvolge il filo di seta. Il secondo gestisce lo spostamento trasversale e la distribuzione della seta. 

Un secondo macchinario sarà dotato di un test elettronico per definire il titolo del filato. Non possono mancare le stampanti 3D all’appello del Maker Faire Rome, e Olo è fra le next big thing del making all’italiana. Presentata alla Maker Faire newyorkese del 2015, sulla piattaforma di crowdfunding di Kickstarter ha battuto il recordo di finanziamento per una stampante con 16.329 preordini con oltre 2 milioni raccolti. La forza di Olo sono la portabilità e il basso costo, con soli 99 euro di spesa, che hanno fatto dell’idea di Pietro Gabriele e Filippo Moroni la prima stampante 3D al Mondo per smartphone.

Menzioni d’onore per due idee, non made in Lazio, ma che saranno comunque presenti alla kermesse romana: We-Lab è un laboratorio di analisi portatile ideato e realizzato da Alessandro Candiani, Alessandro Tonelli e Michele Sozzi.

Dulcis in fundo, Bautiful Box, del cagliaritano Maurizio Piredda, una consolle ludica interattiva per i cani, utile a monitorare l’attività dei nostri amici a quattro zampe in nostra assenza.

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