LA LISTA
La lista (di prodezze) è lunga: ritardi inimmaginabili, fino a tre ore, a Brisbane (con
Per la verità la sequela di stranezze dura da un bel pezzo. Ci sono gli show in cui ha mimato sesso con le colleghe Rita Ora e Katy Perry. C'è la storia raccontata a Manila sul suo toy boy e la sua personal trainer filippina. Anche a Louisville l'accusarono di essersi esibita ubriaca perché biascicava le parole. A Formosa avrebbe preso una stecca cantando
Più o meno, come a Goteborg, in Svezia, dove è arrivata a dare "motherfuckers" a quanti protestavano. Quale che sia la ragione, resta l'insensatezza dei comportamenti. Tra l'altro, anche se non ha tenuto il ritmo dei suoi precedenti tour, il Rebel Heart ha incassato la bellezza di 110 milioni di dollari, insomma è uno dei più ricchi di questa stagione e permette di suturare le ferite del flop dell'album (che non è arrivato al milione di copie). Certo, il suo generosissimo contratto con Live nation (120 milioni di dollari per dieci anni) scade con questo tour. Che fare dopo? A che cifre trattare? Indubbiamente poi ci sono i problemi personali, a cominciare dal peso dell'età (i 57 anni mal li sopporta) e dal rapporto con il figlio Jesus. E a poco vale la consolazione che Lourdes, la sua primogenita, sia diventata testimonial del nuovo profumo di Stella McCarteny (cara amica della mamma). Il narcisismo ha bisogno di ben altri balsami.
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