L’Ape volontaria parte a dicembre

L’Ape volontaria parte a dicembre
di Luca Cifoni
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Domenica 17 Settembre 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 09:39
L’Ape volontaria dovrebbe finalmente partire il primo dicembre: da quella data potrà concretamente fare domanda chi intende lasciare il lavoro in anticipo usufruendo di un trattamento-ponte da restituire poi in 20 anni, a valere sulla pensione definitiva. Sulla formula ideata oramai circa un anno fa e ancora non operativa - sostanzialmente un prestito - si è già molto discusso, ma resta da vedere quale sarà l’accoglienza concreta da parte della platea dei lavoratori potenzialmente interessati: per rendere l’anticipo più appetibile il governo sta spingendo in questi giorni su banche e compagnie assicurative per ottenere condizioni più favorevoli in termini di tasso di interesse e di costo della polizza (necessaria a coprire il caso di morte del pensionato). Per ora si ragione di un tasso attorno al 2,8 per cento e un costo della polizza di poco superiore al 30 per cento del valore del prestito. Il termine originariamente previsto per l’Ape volontaria - come per quella sociale che è invece un’indennità destinata a disoccupati e ad altre categorie - era il primo maggio. 

I DETTAGLI
Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm), con i dettagli dell’operazione è stato firmato lo scorso 4 settembre ed è ora in corso la registrazione presso la Corte dei Conti. Da quando il provvedimento entrerà in vigore, ci saranno trenta giorni per stipulare un accordo quadro con banche e assicurazioni. Il lavoro è già in fase avanzata, perché i contatti sono naturalmente in corso da tempo; ma il governo vorrebbe spuntare condizioni più favorevoli rispetto a quelle ipotizzate nelle settimane scorse, ovvero un tasso di interesse del 2,7-2,8 per cento e un premio assicurativo calcolato poco al di sopra del 30 per cento del valore del capitale (la somma di tutti gli anticipi mensili percepiti per un periodo massimo di 3 anni e 7 mesi). 

I PARAMETRI
Con questi parametri, pur tenendo conto del credito d’imposta riconosciuto dalla legge, il taglio della pensione netta derivante dalla restituzione del prestito si aggira sul 5 per cento per ogni anno di anticipo. Successivamente all’intesa con il governo le banche e le compagnie dovranno stipulare un accordo di servizio con l’Inps, che si occuperà a tutti gli effetti dei rapporti con il pensionando: dopo che quest’ultimo avrà scelto la società creditizia e quella assicurativa non avrà rapporti con esse ma solo con l’istituto previdenziale. Serviranno quindi altre settimane e a complicare le cose contribuisce anche il parere sul decreto del Consiglio di Stato, che ha raccomandato l’applicazione retroattiva dell’Ape dalla data del primo maggio, fissata dalla legge. 

I CANALI
Di fatto questo richiederà di organizzare più canali diversi per la certificazione del diritto all’Ape e per la definizione della sua decorrenza. Chi prima dell’entrata in vigore del Dpcm avrà maturato i requisiti anagrafici e contributivi (età di almeno 63 anni, anzianità di 20 e “distanza” di non più di 3 anni e 7 mesi dalla data della pensione) si vedrà certificare il diritto e inizierà a percepire l’Ape retroattivamente (quindi con gli arretrati) dalla data di maturazione. Se invece la maturazione dei requisiti arriva dopo allora l’anticipo partirà dalla data della domanda di certificazione, nel caso in cui requisito anagrafico e contributivo siano entrambi già conseguiti, e dalla data in cui matura il requisito anagrafico se invece questo non è ancora scattato. 

In ogni caso premio assicurativo e tasso di interesse da applicare poi per vent’anni saranno calcolati al momento della domanda: in questo modo chi deve ancora attendere un po’ si metterà al riparo da eventuali successivi aumenti dei costi. Dato tutto il lavoro che c’è ancora da fare e la complessità aggiuntiva legata al doppio (o triplo) binario un ulteriore slittamento appare inevitabile: si riuscirà a far scattare l’operazione entro l’anno, ma con tutta probabilità non prima del prossimo mese di dicembre. 
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