NOVITÀ
Fatto sta che il più piccolo esercito del mondo, quest’anno sotto organico di 21 unità, deve trovare altri 25 ragazzi poiché il Vaticano ha accettato di aumentare il numero complessivo delle Guardie Svizzere, facendo salire il tetto massimo a 130. Intanto domenica 6 maggio ci sono 32 reclute che presteranno solenne giuramento nel cortile di San Damaso in ricordo del sacrificio di quei militari che durante il sacco di Roma, nel 1527, morirono per mettere in salvo Papa Clemente VII. Tra le nuove reclute c’è anche un ragazzo svizzero di Zurigo, Diego Esposito, figlio di genitori immigrati dalla Sicilia negli anni Novanta. Giurerà in tedesco. «Che Iddio e i nostri santi patroni mi assistano». Più che essere un mestiere, fare la guardia svizzera sembra essere una vocazione nonostante sia sempre faticoso trovare tra le reclute dei cattolici praticanti che vanno a messa ogni domenica, così, spiega Graf, «bisogna prendere i giovani così come sono e il compito dei sottufficiali sarà anche quello di farli crescere nella fede». Chissà cosa direbbe Giulio II, il Papa rinascimentale che benedisse questo esercito, vedendo – tra le novità introdotte – il nuovo elmo nero, in Pvc e non più in ferro anche se ha mantenuto ugualmente lo stemma pontificio di Papa Dalla Rovere in 3D. E’ un po’ caro, costa circa 800 euro ed è per questo che si cercano sponsor.
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