Secondo la rivista Forbes, arbitro indiscutibile e implacabile delle fortune planetarie, la protagonista della saga Hunger Games è slittata addirittura al terzo posto della classifica, con “appena” 24 milioni, scavalcata da Jennifer Aniston a quota 25,5. Ma nella denuncia dei redditi dell’ex signora Pitt vanno calcolati anche i cospicui ingaggi pubblicitari a lei corrisposti da Emirates, Aveeno, Smartwater: il principio “pecunia non olet” vale più che mai per i protagonisti dello star system che, al grido di «non mi basta mai», afferrano tutto quello che passa il convento, almeno finché dura.
L’America, patria di competizioni perenni, ama stilare le classifiche dei più bravi, dei più ricchi, delle persone di maggiore successo. Il cinema non sfugge alla regola. Ma l’ultima top ten delle attrici in base ai rispettivi guadagni dimostra che la parità salariale, un obiettivo che a Hollywood genera marce, appelli e proclami, è un miraggio ancora lontano. Basta un’occhiata alla classifica dei maschi: l’attore più ricco è infatti Mark Whalberg, con 65 milioni di dollari realizzati in un anno, il più “povero”, in decima posizione, Brad Pitt con 31,5. Ancora: solo tre femmine, quest’anno, hanno superato i 20 milioni e la cifra complessiva guadagnata dalle 10 attrici più pagate negli ultimi 12 mesi è stata di 172,5 milioni di dollari, cioè il 16 per cento in meno rispetto all’anno scorso.
SUPERARE IL GAP
C’è dunque molta strada da fare per riequilibrare il gap di genere e le signore dello star system s’impegnano con fervore. Prendiamo Emma Watson, l’ex Hermione della saga Harry Potter: oggi che ha 27 anni appare come la più promettente. Il suo ultimo successo La Bella e la Bestia ha incassato l’enormità di un miliardo e 26 milioni di dollari nel mondo intero e l’attrice britannica, precipitosamente definita «la nuova Audrey Hepburn», è sesta in classifica a pari merito con la divina Charlize Theron con 14 milioni, precedendo Julia Roberts e Cate Blanchett (entrambe 12) nonché il fanalino di coda Amy Adams (11,5) che malgrado le 5 nomination, non è ancora riuscita ad agguantare l’Oscar.
Comunque vogliamo vederla, l’ultima classifica Forbes sulle fortune delle star sancisce la consacrazione di Emma Stone, attualmente l’attrice più versatile e più richiesta di Hollywood. Bellezza niente affatto convenzionale, con quegli occhi troppo grandi e la propensione a fare smorfie, l’attrice ha un talento esplosivo coltivato in anni di gavetta e attraverso sacrifici inenarrabili.
SOGNO
È la perfetta incarnazione del Sogno Americano: nata in Arizona in una famiglia semplice, a 15 anni sbarcò a Hollywood mossa dal sacro fuoco per la recitazione e decisa a sfondare ad ogni costo. Prima di diventare una diva da Oscar, Emma ha affrontato umiliazioni, rifiuti, porte in faccia, un po’ come capita al suo personaggio che, nel musical La La Land, 6 Oscar e 445 milioni di dollari incassati nel mondo, serve cappuccini al bar degli studios sognando il successo come attrice. Fallisce un provino dietro l’altro ma non molla.
«Ero ossessionata dalla voglia di riuscire. Vivevo in funzione del sogno di diventare una grande attrice. Per due anni, dai 15 ai 17, ho sofferto la solitudine, ho fatto mille lavoretti, sono perfino arrivata a vendere cibo per cani», ha raccontato Emma. Come in tante storie americane edificanti, nella scalata al successo la ragazza è stata sempre sostenuta dalla famiglia. «La vita mi ha insegnato ad essere concreta e non ho più la testa romanticamente tra le nuvole: per me i sogni oggi sono obiettivi da raggiungere», ha spiegato. «Se voglio conquistare qualcosa, passo all’azione. Non conto sulla fortuna, credo nella scelta e nel duro lavoro».
E l’ostinazione con cui ha inseguito i suoi obiettivi le ha portato il ruolo di fidanzata dello Spiderman di Andrew Garfield, due film con Woody Allen (Magic in the Moonlight e Irrational Man), la prima nomination agli Oscar con Birdman, infine la svolta con La La Land che le ha regalato la Coppa Volpi a Venezia, il Golden Globe, infine la statuetta. E non sono pochi gli impegni dei prossimi mesi: l’attrice sarà la perfida Crudelia De Mon in Cruella, live-action del cartoon Disney La carica dei 101, prenderà parte alla serie Netflix Maniac e interpreterà la celebre tennista Billie Jean King pronta a sfidare l’ex numero uno Bobby Riggs nel film La battaglia dei sessi. Un titolo che è tutto un programma e si addice alla personalità di Emma. «Sono arrivata fino a qui», ragiona, «perché la mia storia è costellata di alti e bassi. Sono caduta e mi sono rialzata. Soprattutto, ho imparato a tenere i piedi per terra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA