Maturità, colloquio in classe ed esame con mini-commissioni

Maturità, colloquio in classe ed esame con mini-commissioni
di Lorena Loiacono
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Giovedì 23 Aprile 2020, 00:25 - Ultimo aggiornamento: 14:06

Le scuole si preparano a riaprire i battenti: pannelli removibili per creare nuove classi e l’esame di maturità che si svolgerà in aula. E non, quindi, nella cameretta degli studenti, come si temeva fino a qualche giorno fa. 
IL RITO
L’emergenza da Covid-19, che tiene chiuse le scuole in tutta Italia dall’inizio di marzo, ha infatti messo in discussione anche la presenza dei ragazzi in classe per la maturità, rischiando così di trasformare l’esame di Stato, ritenuto un rito di passaggio all’età adulta, in qualcosa sicuramente di minore impatto. Ma così non sarà: il ministero dell’istruzione sta infatti lavorando per far sì che l’unica prova rimasta, quella orale, possa svolgersi in presenza. Ovviamente a debita distanza di sicurezza.

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«Mi sono battuta fin dall’inizio dell’emergenza – ha sottolineato ieri la ministra Lucia Azzolina, al question time - per salvaguardare gli esami di Maturità. L’Italia è, non a caso, tra i Paesi, in Europa, che hanno deciso di mantenerli e di non annullarli. Anche per questo, come ho già detto, auspico davvero che ci sia la possibilità, come anche tanti ragazzi ci stanno chiedendo, di svolgere almeno l’orale in presenza. Ovviamente nelle giuste condizioni di sicurezza per la salute di tutti». 

Salvo ricadute, quindi, i maturandi di tutta Italia potranno svolgere l’esame nella loro scuola: da decidere se dovranno collegarsi online con la commissione o avere tutti i docenti seduti davanti. 

LE DATE
Si parte il 17 giugno direttamente con il colloquio: quest’anno infatti non ci saranno le due prove scritte, fissate inizialmente per il 17 e il 18 giugno, quella di italiano e quella di indirizzo: sarebbe troppo rischioso, infatti, tenere decine di ragazzi seduti nella stessa aula per 6 ore consecutive. Altra cosa invece il colloquio a cui, di norma, partecipa la commissione composta da sei docenti e un presidente. Compresi eventuali testimoni, si arriverebbe ad un totale di 10 persone. La commissione sarà composta da sei membri interni, tra cui il docente di italiano e uno o due docenti delle materie caratterizzanti, e un presidente esterno. Entro il 30 aprile saranno designati i commissari interni da parte dei consigli di classe mentre entro il 21 maggio si conosceranno i nomi dei presidenti tramite gli elenchi degli uffici scolastici regionali. 

I FONDI
Intanto l’anno scolastico va avanti, non senza problemi legati alla didattica a distanza e alla mancanza di dispositivi nelle famiglie italiane: su questo c’è ancora molto da fare, il ministero dell’istruzione ha stanziato prima 85milioni di euro e poi altri 70 milioni dai fondi Pon, per consentire alle scuole di mettere a disposizione degli studenti meno abbienti pc e tablet. 
 



Uno stanziamento che guarda anche all’avvio del prossimo anno scolastico quando, dal 1 settembre, la didattica potrebbe riprendere ancora in modalità a distanza, alternandosi a quella in presenza per rispettare la distanza di sicurezza facendo i turni in classe. Sull’edilizia scolastica sono stati stanziati 320milioni di euro. 
Da oggi, con la cabina di regia a Ministero, si capirà dove poter intervenire per mettere le aule in sicurezza. Tra le idee al vaglio c’è anche la possibilità di utilizzare pannelli e pareti in cartongesso, facilmente removibili quindi, per dividere ampi spazi come ad esempio un’aula magna e creare così nuove aule. L’intenzione è quella di dividere le classi pollaio senza dover fare interventi definitivi negli edifici. 
 

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