Coronavirus, a Fiumicino negativi i test effettuati ma la 38enne violò l’auto-isolamento

Coronavirus, a Fiumicino negativi i test effettuati ma la 38enne violò l’auto-isolamento
di Mirko Polisano
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Lunedì 2 Marzo 2020, 00:52 - Ultimo aggiornamento: 10:41

Avrebbe violato l’auto-isolamento G.E., la 38enne di Fiumicino risultata positiva al test del Covid-19. A smentire la versione fornita dalla donna alla Asl ci sarebbero alcuni residenti e commercianti che avrebbero avvistato nei giorni scorsi la donna in giro per le strade dell’Isola Sacra. La task force specializzata, formata da tecnici di Asl e ospedale Spallanzani, è stata comunque in grado di tracciare tutta la filiera di contatti avuti dalla 38enne, oltre a quelli del marito e della figlia di dieci anni. Ci sarebbero almeno tre situazioni in cui la donna è stata avvistata dai suoi concittadini, dopo il suo rientro dal bergamasco.

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I CONTATTI
«È una nostra cliente che conosciamo bene in zona - dice la titolare di un bar - nei giorni scorsi è stata qui di mattina a fare colazione, sono sicura ed è stato poco tempo fa, forse lo scorso week end». «Poi - continua la donna - l’ho rivista negli ultimi giorni di Carnevale per una festa in strada, c’era tanta gente e i bambini in maschera». C’è anche chi poi l’avrebbe avvistata in una delle palestre di Fiumicino. Ma ufficialmente nessuno ha denunciato la presenza della 38enne che, in un primo momento, ha dichiarato di essersi messa in “auto-isolamento”. Le autorità sanitarie comunque ribadiscono che è stata monitorata con la massima attenzione tutta la lista di contatti dell’intera famiglia contagiata. Si tratta di 51 persone tra compagni di scuola, amici e insegnanti che, al momento, sono tutti risultati negativi al test. La buona notizia è arrivata nel bollettino medico di ieri dello Spallanzani dove moglie, marito e figlia di 10 anni sono ricoverati in condizioni cliniche che «non destano preoccupazioni». Negativo al test anche il figlio più piccolo della coppia che sta diventando un po’ la “mascotte” di medici e infermieri dell’istituto per le malattie infettive di Roma. «Una buona notizia è arrivata dallo Spallanzani: a Fiumicino, al momento, non ci sono altre persone positive al coronavirus», hanno fatto sapere dal Comune. «In via precauzionale - comunica in una nota l’amministrazione - due scuole - rimarranno chiuse fino al 9 marzo e le persone già sottoposte a sorveglianza attiva continueranno a seguire il protocollo sanitario. L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha spiegato che è negativa anche l’insegnante che in via precauzionale è stata ricoverata allo Spallanzani per pregresse patologie croniche e che è stato individuata nella giornata di ieri la persona che ha viaggiato in aereo accanto alla 38enne di Fiumicino «che non presenta sintomi» e che è stata posta in «sorveglianza domiciliare».

IL VIAGGIO
La 38enne,infatti, era volata nel nord Italia per assistere il papà malato. Atterrata a Milano, si è poi recata allo stadio per assistere alla partita di Champions League Atalanta - Valencia. Rientrata in Italia avrebbe accusato i primi sintomi e ha dichiarato di essersi messa in «quarantena», tesi però poi smentita da alcuni concittadini. La donna si era spostata tra Milano e Alzano Lombardo, alle porte di Bergamo. Qui, si è recata all’ospedale del posto per assistere il padre malato. Altro allert per la task force al lavoro. Il presidio sanitario di Alzano è un focolaio: tra i positivi al Coronavirus c’è anche un primario. In quest’area, la crescita dell’epidemia è stata rapidissima, perché da zero casi della scorsa settimana nel giro di 5 giorni si è arrivati a 103 contagiati. La donna, poi, avrebbe dichiarato espressamente ai medici di essere entrata in contatto con persone infette. Nel mirino della squadra di specialisti, poi, gli spostamenti del marito L.S., idraulico di 39 anni, fino a ieri asintomantico, e anche lui - insieme alla loro bambina di 10 anni - colpito dall’infezione, mentre l’altro figlio di 5 risulta negativo al Covid-19.
 

 
 

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