I conti dell’ex abate di Montecassino, albergo da 23mila euro

I conti dell’ex abate di Montecassino, albergo da 23mila euro
di Valentina Errante
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 09:23
Era la ”grande bellezza”. Era la vita di Pietro Vittorelli, ex abate di Montecassino che con i soldi dell’8 per mille, destinati alla carità, non si è negato nulla: dagli hotel a cinque stelle a Rio, dove è riuscito a pagare un conto di oltre 23 mila euro, alle folli spese in boutique e poi biglietti aerei, pagati anche per gli amici, ristoranti e profumerie, villaggi turistici e Natural resort. Non badava a spese il religioso, che due anni fa ha scelto il temporaneo abbandono dell’istituto, a causa dei suoi problemi di salute.

Intanto il suo nome è finito sul registro degli indagati con l’accusa di appropriazione indebita e riciclaggio. I militari del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza, guidati dal generale Giuseppe Bottillo, hanno esaminato i conti nei quali sono confluiti gli oltre 580mila euro destinati dalla Cei all’abbazia. La somma sequestrata due giorni fa dagli investigatori. Ed emergono nuovi dettagli inquietanti. Quei depositi, intestati al religioso e al fratello Massimo, il manager che per la procura di Roma avrebbe concorso nel riciclaggio, raccontano la vita del religioso.



DA VENEZIA A LONDRA

Si va a ritroso nel tempo. Dalla fattura saldata a Venezia a dicembre 2013, 400 euro alla ”Trattoria alle Carampane”, al ristorante ”Piccolo Lago di Verbana” dove, il 3 aprile dello stesso anno, il religioso ha saldato un conto di 614 euro. Il 6 aprile Vittorelli pernottava all’hotel Capitol: 630 euro il prezzo. Il 18, nella boutique di Ermenegildo Zegna di Milano, comprava abiti per 750 euro, il giorno successivo altri 299 euro per altri vestiti. Il 21 aprile 2014 tornava all’Hotel Capitol e questa volta il conto era di 524 euro. Il 25 aprile, era a Londra dove, al Sushi Samba, pagava una cena da 690 euro.



ROMA-REIMS

L’estate del 2014 per l’abate deve essere stata indimenticabile, il 23 luglio era a Roma, a cena al ristorante ”Antico Arco” per 421 euro. Tornava a ottobre, per spendere mille e 90 euro alla Maison Gucci. Il 4 febbraio 2013, pagava 270 euro al ristorante San Lorenzo, il 26, al ristorante ”La Ninfa”, la fattura era un po’ più cara: 346 euro. A marzo 2013 si vola in Francia, Vittorelli alloggia all’Hotel Chateau les Crayeres di Reims, costo 2.497 euro. Al ritorno a Milano, ad aprile, il conto all’hotel Armani è di 6.947 euro. Il 29 aprile 2013 è il giorno delle spese in profumeria e Vittorelli salda due conti: il primo da 370 euro, il secondo da 800. A maggio 2013, invece l’abate torna a Roma, spende da Trony 1.764 euro, qualche giorno dopo va ancora a cena al ristorante San Lorenzo: il conto è di 740 euro. Il 27 maggio, la fattura al ristorante Mirabelle, al settimo piano dell'Hotel Splendide Royal, a due passi di via Veneto, è di 1.279 euro.



LONDRA-MILANO

A giugno 2013, Vittorelli torna a Londra, prima di decollare pernotta all’Hilton di Fiumicino, dove spende 449 euro. E appena atterrato si dedica allo shopping: il conto da Ralph Lauren è di 1.714 euro. La sera si cena al Caviar house per 719 euro. Il prezzo dell’hotel Corinthie, dopo quattro giorni, è di 7.314 euro. Il 14 giugno a Milano è ancora shopping: lo scontrino è di quasi 4.500 euro, mentre l’albergo Four season, il 21 giugno, costa 7.956 euro. Vittorelli si sposta al Principe di Savoia, dove il 25 giugno paga altri 2.291 euro.



OLTRE OCEANO

Dai conti saltano fuori due viaggi oltre oceano, uno nell’estate del 2014, quando l’abate di Montecassino paga il biglietto anche a un amico, per 1.358 euro a testa con destinazione Chicago, l’altra nel 2013 per il Brasile, Rio e San Paolo. Il primo conto all’hotel Fasano di san Paolo è di 1.059 euro, la cena al ristorate Satyricon costa 466 euro mentre il conto finale dell’hotel, ad agosto 2013, ammonta a 23.090 euro.

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