Casamonica, da Palazzo Chigi un’idea: esporre trono e statue come monito per la legalità

Casamonica, da Palazzo Chigi un’idea: esporre trono e statue come monito per la legalità
di Simone Canettieri
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Giovedì 22 Novembre 2018, 00:51 - Ultimo aggiornamento: 10:47

«Il trono dei Casamonica andrebbe esposto, come monito nei confronti dei romani. Un messaggio forte di legalità, ben visibile a tutti, tutti i giorni». Mentre le ruspe sono ancora in azione per buttar giù le villette abusive al Quadraro, periferia Est della Capitale, da Palazzo Chigi lanciano l’idea al Campidoglio.

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Un assist, un’intuizione, un’idea figlia dell’entusiasmo. Mai come ora - galeotto è stato l’assalto dei vigili urbani a questo pezzo di malavita romana - l’asse tra Giuseppe Conte e Virginia Raggi è solido. Ed empatico. La sindaca, dopo l’assoluzione ha sfruttato l’onda lunga mediatica rilanciando sulla legalità, il premier ci ha messo il cappello, andando di persona a vedere «il lusso» e «lo sfarzo» nel quale vivevano queste famiglie. Nonostante i mille vincoli, nonostante appunto lo Stato. 

Ecco perché da Palazzo Chigi (fronte M5S) è partito l’input di continuare a battere su questo tema finché caldo. Non solo quando le ruspe saranno andate vie, dopo aver buttato giù le otto casette. Ma anche nel prossimo futuro, quando i riflettori si saranno spenti. Da qui l’idea dell’ “ostensione” del trono dei Casamonica (ammesso che sia percorribile, essendo comunque proprietà privata del clan). Il cimelio di una battaglia vinta, dopo «quasi 30 anni» di sguardi girati dall’altra parte, come in queste ore sta sottolineando appunto Raggi, forte della grancassa di tutto il governo. 

IL BLITZ
Raccontano che Conte sia rimasto davvero colpito dallo stile di vita di queste famiglie: dagli stucchi alle culle imperiali, per passare appunto al trono, senza dimenticare i ninnoli sparsi un po’ ovunque, come gli orologi a forma di gondola. Entrando a visitare gli immobili appena sgomberati si è messo a toccare gli oggetti. «L’avvocato del popolo» da sempre ha una passione per l’antiquariato, coltivata anche nei mille negozietti che puntellano le zone dove ha abitato: da via Giulia a Campo de’ Fiori.

Niente a che vedere, certo, con il lungo listino ultra-kitsch rinvenuto chez Casamonica, ma la sua curiosità l’altra sera è stata appunto titillata. E forse anche per questo motivo ieri è partito il “consiglio” di Palazzo Chigi al Campidoglio affinché il bottino di questa guerra sia in qualche modo fatto vedere a tutti, come trofeo di una guerra - ma questa è solo una battaglia - vinta e senza nemmeno le polemiche in sottofondo (Matteo Renzi per esempio è stato tra i primi a complimentarsi con la sindaca). L’idea comunque è chiara. Dopo settimane, mesi e anzi anni di polemiche e ombre sul Campidoglio, per via delle inchieste giudiziarie, adesso va rilanciata in grande stile l’operazione legalità. Adesso che i nuvoloni del processo su Raggi non ci sono più. La sindaca anche ieri è tornata a spiegare: «Questo è l’esempio più lampante con cui l’ amministrazione dimostra di passare dalle parole ai fatti». E ancora: «Non ci fermiamo, andremo avanti fino a restituire questo territorio ai cittadini». 

E dopo mesi di critiche e dubbi anche i vertici del M5S non possono che dire, come facevano ieri alla Camera, «brava Virginia, vogliamo vedere ora chi, nella stampa, avrà il coraggio di non darle atto di questo fatto storico». L’altra metà del cielo governativo (Matteo Salvini) è ritornata sul caso. E ha specificato: «A Roma non mi fermo fino a quando non avremo abbattuto l’ultima villa di questi stramaledetti».

La competition sulla legalità, in questa gara della ruspa romana, c’è eccome, nel governo gialloverde. Salvini, che ne ha fatto un marchio di fabbrica, non ha la benché minima intenzione di stare a guardare. Né di fermarsi. Ecco perché, con il Campidoglio e il mondo grillino impegnato e schierato sulle demolizioni del Quadraro, c’è un altro fronte all’orizzonte. Ha annunciato infatti il titolare del Viminale e vicepremier del Carroccio: «Lunedì prossimo sarò alla Romanina con il presidente della Regione Lazio Zingaretti per abbattere una villa dei Casamonica che diventerà un giardino pubblico». L’attenzione è altissima da parte di tutti. «E centrare una vittoria a Roma - scherzavano ieri in Transatlantico - di questi tempi, vista com’è messa la città, vale più di tre punti». E un trono.
Simone Canettieri

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