«Sisma, Camerino avrà le sue casette»: accolto l’appello

«Sisma, Camerino avrà le sue casette»: accolto l’appello
di Alessandra Camilletti
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Lunedì 29 Gennaio 2018, 00:15 - Ultimo aggiornamento: 19:10

ROMA L’obiettivo è riavvicinare al più presto abitanti e studenti. «I progetti per Camerino sono molteplici, sia per l’università sia per la ricostruzione del centro storico», sottolinea Paola De Micheli, commissaria straordinaria per la ricostruzione del centro Italia colpito dal sisma del 2016. «Mi sento di dire, anche rispetto all’appello dei professori, che raccogliamo con favore questa loro attenzione e rafforziamo con i fatti le nostre intenzioni» aggiunge. E ancora: «Il presidente Paolo Gentiloni segue in prima persona il progetto delle Casermette. Vuole un report costante sul cratere e chiede espressamente di Camerino. Non è un caso che ha voluto essere all’inaugurazione dell’anno accademico, a novembre. Sappiamo quanto sia importante per la montagna far ripartire Camerino».

L’APPELLO
Sono 56 i docenti che hanno insegnato nello storico Ateneo ad aver aderito all’Appello per una tempestiva ricostruzione di Camerino e della sua università. Tra loro, i professori Alessandro Monti, che l’ha promosso, Luciano Violante, Guido Calvi, Luigi Ferrajoli, Antonio Baldassarre, Romano Vaccarella, Giorgio Gaja. Da una parte aumentano di un 20 per cento gli iscritti alle facoltà, ma dall’altra neppure una casetta è stata consegnata ai cittadini. Ne sono previste 300 circa, 60 delle quali richieste alla Regione Marche a dicembre. Ce ne sono 118 pronte, ma mancano le opere di urbanizzazione, che competono al Comune. E le aree sono state scelte a giugno 2017. Anche gli studenti si trovano sparpagliati: al momento l’ostacolo più grande per l’Ateneo, spiega la stessa Unicam. Ora, secondo i dati della Protezione civile nazionale, una prima area, quella di Morro, dovrebbe essere consegnata al Comune a metà febbraio, per sette casette. La gran parte delle aree potrebbe invece essere consegnata a maggio.

«Il centro storico è perimetrato e richiede una procedura particolare, perché molto prezioso in termini architettonici e culturali - spiega la commissaria straordinaria - Il sindaco sta valutando una serie di opzioni: ci vedremo a breve su questo tema». Aggiunge Paola De Micheli: «Si lavora per far tornare gli abitanti a partire dalle Sae, intanto che si fa il progetto del centro storico, con gli atti conseguenti alla perimetrazione. Tutta la partita delle Sae dipende da gare a livello locale, poi arrivano le casette che sono parte di un contratto nazionale. Anche per la conformazione di Camerino, le Sae si trovano piuttosto lontane dal centro e provvedere ai collegamenti è stato più complicato rispetto ad esempio alle zone pianeggianti. In questi giorni abbiamo concordato con il capo della Protezione civile interventi di delocalizzazione, come per la sede della società di trasporti, un’attività collaterale alle casette. E si lavora per garantire agli studenti la vicinanza all’università. Ci sono progetti dettagliati».

L’ATENEO
Gli studenti sono 8.150, con 1.200 matricole. Con l’ovvia difficoltà a trovare posti letto. «Settecento studenti sono nei nostri collegi agibili, 300-400 sono ospitati in paesi vicini. I pullman quotidianamente vanno a prendere e riportano a casa gli studenti fuori sede. E ce ne sono 1.100 che seguono le lezioni in streaming, attivate a seguito del sisma: ogni giorno 50 aule reali sono anche virtuali», spiega il rettore Claudio Pettinari. 
Su indicazione del Presidente del Consiglio - dice Unicam - Paola De Micheli si è attivata per trovare ulteriori donazioni per la costruzione dello studentato. E ci sono due progetti strutturali. Uno è proprio quello delle Casermette. «Un polo scientifico-tecnologico per lo studio degli effetti del sisma su Beni culturali mobili e immobili, che sarà un riferimento per il territorio», spiega il rettore. L’altro riguarda un «nuovo Centro per la Ricerca e l’Innovazione: 5mila metri quadrati in grado di ospitare fino a 40 laboratori di Fisica, Chimica e Scienze della Terra».

Una «concreta ripartenza di Unicam».

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