Casa, Ance chiede meno tasse solo la Tari pesa per 8 miliardi

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Venerdì 19 Dicembre 2014, 06:18
IL RAPPORTO
ROMA E' ancora profondo rosso per il settore delle costruzioni. La conferma arriva dall'Osservatorio congiunturale Ance, presentato ieri a Roma. Nel 2014 (a fine anno) gli investimenti in costruzioni, in valori reali, saranno scesi del 3,5%, settimo anno consecutivo di crisi, con un tonfo complessivo del 32% dall'inizio della crisi. Il settore ha perso cioè un terzo del suo valore rispetto a sette anni fa. A pesare come un macigno è soprattutto il fisco. Il presidente Paolo Buzzetti ha infatti ricordato che si è passati dai 9 miliardi dell'Ici del 2011 ai 24 miliardi di Imu e Tasi di oggi, con una crescita record di 15 miliardi. «Si tratta - ha sottolineato il presidente dell'Ance - di un fisco oppressivo che rischia di affossare i timidi segnali di ripresa con le compravendite cresciute del 2,2% nei primi nove mesi dell'anno». Per questo motivo Buzzetti, insieme ai presidenti di Anaepa-Confartigianato, Cna Costruzioni e Ancpl (cooperative dell'edilizia), ha chiesto un incontro urgente al presidente Matteo Renzi, perchè «il 2015 rischia di essere un anno disastroso». Sono negativi, nel 2014, i dati di quasi tutti i comparti, con l'unica eccezione del «recupero residenziale», ma comunque tutti peggiorati rispetto alle previsioni di giugno: -2,4% le abitazioni (-10,2% le nuove e +1,5% la manutenzione), -4,6% il non residenziale (-4,3% nel privato e -5,1% il pesantissimo tonfo dei lavori pubblici). Quel che è peggio è che l'Ufficio studi Ance non prevede alcun miglioramento per l'anno prossimo. Anzi, nel 2015 il settore calerà ancora, di un altro 2,4%, con un nuovo (inarrestabile) tonfo dell'8,8% nella nuova costruzione residenziale e del 3% nel non residenziale privato.
Buona invece la valutazione complessiva dell'Ance sul Piano Juncker, che invece l'Igi (Istituto di ricerca legato alle grandi imprese dell'Agi) aveva definito «libro dei sogni». Intanto i Comuni stanno inviando in questi giorni i bollettini per il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti, per un incasso totale da parte dello Stato di 8 miliardi. Secondo la Federconsumatori, ogni famiglia pagherà in media non meno di 282 euro.