Doppio evento per celebrare la Giornata del rifugiato

Doppio evento per celebrare la Giornata del rifugiato
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Sabato 19 Giugno 2021, 05:02
LA RICORRENZA
Due date e due diversi luoghi per celebrare quest'anno a Latina la Giornata mondiale del Rifugiato, che ricorre il 20 giugno. Iniziative che guardano all'inclusione, alla partecipazione e anche alla valorizzazione dei beni comuni che diventano spazi di accoglienza di realtà cittadine e associazioni di volontariato. Proprio ieri infatti si è aperto ufficialmente il cantiere che porterà alla riqualificazione della Casa di quartiere ex Tipografia di viale XVIII dicembre, dove il sindaco Damiano Coletta, l'assessora al Welfare Patrizia Ciccarelli e l'assessora alla Partecipazione e Politiche giovanili Cristina Leggio hanno presentato le due iniziative in programma nei prossimi giorni, insieme alla funzionaria dei Servizi sociali del Comune Stefania Krilic, al responsabile dello spazio della ex Tipografia Marco Lungo e ai direttori delle cooperative Astrolabio e Quadrifoglio che da anni sul territorio si occupano di migranti. Il primo appuntamento sarà dunque venerdì 25 giugno alle 17,30 con la consegna ufficiale alle associazioni della Casa di quartiere accompagnata dall'inaugurazione dall'opera di street art Figli della stessa umanità realizzata da Violetta Carpino, dall'apertura dell'area verde circostante a cura dell'azienda Verde Tiberi coinvolta nel progetto di accoglienza e da uno spettacolo musicale a cura di Musicantiere- gruppo di cooperazione artistica Ikona. Il secondo degli eventi in programma per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato è invece lunedì 28 giugno, sempre a partire dalle 17,30, presso il One-stop-shop Wangari Maathai in via Don Morosini, che fa parte del progetto LGNet Emergency Assistance. Qui saranno presentati gli abiti realizzati dalle donne beneficiarie del progetto Sai (ex Sprar) del Comune che hanno partecipato al corso di formazione della Maiani Accademia Moda svolto all'interno dell'Atelier Acanthus di Latina. «Voglio fare una riflessione su questa ricorrenza ha commentato il sindaco Coletta Nella cultura attuale ancora non si riesce a metabolizzare che l'inclusione rappresenta per le città un valore aggiunto. Io invece vado orgoglioso di alcune esperienze, come quella dell'Atelier Acanthus o di LGNet che mettono al centro la persona e che contribuiscono a prendere una città più democratica e libera». «I progetti di accoglienza gestiti dai comuni sono passati per nomi diversi ha spiegato invece l'assessora Ciccarelli da Sprar a Siproimi fino all'attuale Sai, perdendo progressivamente il riferimento al diritto di asilo, ma il tema centrale è e resta proprio questo: un diritto della persona a richiedere asilo in un altro Paese».
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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