C'è pure Franco, il pugile di Tomas Milian

C'è pure Franco, il pugile di Tomas Milian
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Martedì 23 Settembre 2014, 05:54
IL PERSONAGGIO
Più che parlare ringhia, perché lui è abituato al ring. Colpi bassi non ne tira però, «è leale, lo è sempre stato, è un punto di riferimento per Corcolle». Sbuca da dietro il bancone e pensi subito che quel naso schiacciato ne ha viste tante. Franco Federici è un gigante buono, ex professionista e Maestro affermato di pugilato, compagno di scazzottate con Tomas Milian, sì proprio lui, Er monnezza. «Franco ha partecipato a film con Tomas Milian» dicono con onore i suoi amici. Stava sul set con Nico Giraldi a insegnargli pizzoni e la potenza del famoso «colpo risolutore» per il quale Franco è conosciuto. «Se vuoi informazioni su Corcolle vai al bar dei pugili, lì si ritrovano tutti, lì si discute del quartiere» ti dicono appena superi via di Lunghezzina. E allora cerchi il bar, lo trovi su via Polense: un anziano seduto a un tavolino che legge Il Messaggero, un ragazzo che esce dopo aver giocato una schedina. Entri e capisci subito che è quello il «bar dei pugili». A sinistra c'è un muro di foto in bianco e nero con Franco e i grandi nomi del pugilato. Patrizio Oliva non poteva mancare. Tra i nomi che senti circolare ci sono Raffaele Bergamasco e Francesco Damian, i tecnici della nazionale di pugilato. «Salve, un cappuccino» chiedi. A servirti è un ragazzo. Provi a chiedere a lui degli immigrati, della manifestazione di domenica, delle aggressioni ai richiedenti asilo. Ma lui taglia corto, abbassa lo sguardo e dice: «Aspetti, è meglio che parla con il responsabile». Eccolo Franco, il gigante buono di poche parole: «Eravamo chiusi, non so niente, che ti dico?». È un po' brusco, è abituato al ring, capisce che il cappuccino un po' va di traverso e allora prova a rimediare. «Non è per cattiveria, ma io non so niente». Va bene così, dopotutto l'avevano detto: «Vai al bar dei pugili, magari trovi qualcuno che parla, oppure vedi Franco, lui sì che è un personaggio».
L. Bog.
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