Gaeta, ucciso con un pugno mentre aspettava la moglie fuori dalla chiesa, arrestato l'assassino

Gaeta, ucciso con un pugno mentre aspettava la moglie fuori dalla chiesa, arrestato l'assassino
di Sandro Gionti
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Mercoledì 17 Marzo 2021, 15:38

Muore un pensionato di Gaeta, colpito violentemente con un pugno al volto domenica mattina, dinanzi ad una chiesa. A colpirlo un 47enne con vari precedenti penali, che aveva allertato lui stesso la polizia asserendo falsamente di aver allontanato a spintoni l'anziano che, a suo dire, avrebbe commesso atti osceni davanti ad alcune adolescenti. Smentito però dagli accertamenti della polizia, l'aggressore è stato inizialmente posto agli arresti domiciliari per lesioni aggravate, ma, in seguito al decesso del pensionato, Alessandro Gallinaro, 76 anni, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri per un ematoma cerebrale presso l'ospedale Goretti di Latina, si è aggravata la posizione dell'indagato, Benedetto Montaquila (nella foto in basso), nei confronti del quale il Pm della Procura di Cassino, Emanuele De Franco, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio preterintenzionale. In serata l'aggressore, assistito dall'avvocato Piergiorgio Di Giuseppe, è stato trasferito nel carcere di Frosinone. Una tragedia assurda, che ha sconvolto la città. Alessandro Gallinaro, ex vetraio, era molto conosciuto e benvoluto. Domenica mattina, alle 11.30, stava attendendo la moglie all'uscita della chiesa parrocchiale di Santo Stefano, quando è stato avvicinato da Benedetto Montaquila, personaggio con prolemi di salute, da tempo sotto cura, con vari precedenti per droga e lesioni. Poche parole minacciose poi un pugno violento sferrato in pieno volto all'anziano vetraio, crollato a terra sanguinante. Due giovani avrebbero aiutato Gallinaro a rialzarsi, poi il pensionato si è avviato barcollando verso la propria abitazione, distante qualche centinaio di metri.

Quando la moglie, terminata la messa, è uscita sul sagrato e non l'ha trovato, si è diretta a casa, dove l'anziano coniuge era in un lago di sangue, con l'orbita oculare visibilmente tumefatta. Un'ambulanza lo ha accompagnato all'ospedale di Formia.


LA CHIAMATA
Nel frattempo, Montaquila, che abita con i genitori in una delle case popolari di via dei Frassini, rimasto sul luogo dell'aggressione, ha telefonato alla polizia sostenendo di aver allontanato a spinte un anziano che si stava denudando in strada.
La denuncia sporta la mattina dopo dai familiari del vetraio e gli accertamenti condotti dal vice questore Roberto Graziosi hanno smentito la tesi dell'aggressore, inizialmente agli arresti domiciliari per lesioni gravi. Intanto le condizioni di Alessandro Gallinaro sono peggiorate, tanto da richiedere il trasferimento all'ospedale di Latina, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per la riduzione di un ematoma celebrale. Non ce l'ha fatta, però, ed ha cessato di vivere nel primo pomeriggio di ieri.
La sua famiglia, assistita dall'avvocato Vincenzo Macari, ha deciso di costituirsi parte civile, e di sporgere denuncia anche per calunnia, nei confronti dell'aggressore.

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