Confronto sui contenuti, ecco i programmi di Marzi e Mastrangeli

Confronto sui contenuti, ecco i programmi di Marzi e Mastrangeli
di Giovanni Del Giaccio
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Venerdì 17 Giugno 2022, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 12:09

Il confronto pubblico? Per ora si punzecchiano a distanza e non sappiamo ancora se lo faranno o meno. Riccardo Mastrangeli e Domenico Marzi, candidati sindaco che si sfideranno al ballottaggio il 26 giugno, sono rispettivamente espressione del centro-destra e del campo largo. Entrambi non sono dei novellini e stanno per adesso studiando le strategie per convincere i frusinati a votarli. Il primo ricordando loro di avere già scelto. Sono comparsi, infatti, manifesti nei quali si mette in risalto la percentuale ottenuta domenica scorsa, a un passo dalla vittoria. Il secondo, invece, ripete come un mantra che «si riparte da zero».

GLI IMPEGNI

Ma se è evidente che l'attenzione dei cittadini è puntata su chi vincerà, qui vogliamo ricordare cosa hanno scritto i due candidati nel programma che hanno sottoscritto accettando di essere loro a guidare le due coalizioni. Si tratta di impegni vincolanti al momento della eventuale elezione, poiché rappresentano le linee di mandato del sindaco.
Pensate, ci sono punti sui quali si trovano persino d'accordo, come avevamo mostrato quando i candidati in corsa erano cinque.

Mastrangeli ha un programma di 17 pagine per la sua Frosinone del fare, 37 quelle di Marzi per Frosinone forte e chiaro. Nel grafico di questa pagina sintetizziamo alcuni punti.

LE QUESTIONI

Approccio diverso ma medesima finalità, ad esempio, sul grande capoluogo del quale si parla da anni ma che finalmente si dovrà realizzare se come dicono entrambi i candidati la città va rilanciata e portata al centro dei processi di crescita dell'intera provincia, oltra ad avere un ruolo di peso in Regione.
Ambiente? Parla di Foreste urbane di quartiere Mastrangeli che aggiunge le piste ciclabili e sui rifiuti ha un programma ambizioso come quello di Marzi: raccolta differenziata al 100% e tariffa puntuale. Ci sono poi il piano urbano della mobilità, l'individuazione di un mobility manager e l'ampliamento delle isole pedonali. Marzi vuole una certificazione ambientale di qualità per il Comune e per quanto riguarda i rifiuti l'avvio della tariffa puntuale - previsto dalla legge ma ovunque difficile da applicare - secondo il principio «chi meno produce meno paga». L'idea, comunque, è adottare una raccolta domiciliare integrale. Tra le altre indicazioni - ribadite in campagna elettorale - la revisione del sistema delle rotatorie sulle quali il candidato sindaco non ha usato mezzi termini.
I giovani? Punta sul digitale Mastrangeli che vorrebbe creare un apposito sportello di orientamento per i ragazzi, oltre all'idea di una Città palcoscenico che comprenda tutte le arti. Oltre al potenziamento del polo universitario c'è l'idea di una scuola professionale coinvolgendo le aziende del territorio in base alle loro esigenze.
Marzi punta sulla tecnologia con l'idea di una specifica App dedicata ai giovani e una card collegata. Tra le idee anche aule studio, spazi condivisi per il lavoro destinati alle aziende in fase di avvio, attenzione ai nuovi lavoratori digitali.
C'è il nodo della macchina comunale (tra i più urgenti da affrontare) ma anche quello dell'attenzione alle fasce più deboli. Cosa farà il prossimo sindaco di Frosinone?
Mastrangeli, anche in questo caso, indica la digitalizzazione come arma vincente e aggiunge di volere implementare i servizi PagoPa e dell'applicazione Io e parla di «modello basato su trasparenza, efficienza, rapidità, fiducia e innovazione».
Per Marzi fondamentale la riorganizzazione «anche con istituzione di nuovi sportelli e uffici che restituiscano vicinanza al cittadino». Importante, poi, aggiornare i sistemi digitali.
Per le fasce deboli il punto di forza di Mastrangeli è l'apertura di un poliambulatorio solidale. Destinato cioè ad anziani o persone indigenti che altrimenti non possono avere accesso alle cure. La struttura? L'ex dispensario di viale Napoli. Da rafforzare, inoltre, i servizi per le famiglie in difficoltà e poi l'idea della città cardioprotetta. Vale a dire un sistema che metta a disposizione in punti strategici dei defibrillatori da utilizzare in caso di arresto cardiaco per il primo soccorso. Sistema che altrove già funziona, ma mutuarlo non è certo un male.
Marzi per quanto attiene all'attività sportiva dei disabili vorrebbe realizzare o riconvertire un impianto dedicato. Se dovesse vincere, poi, ci sarebbe uno sportello per la disabilità «assicurando un punto di informazione, ascolto e ausilio». Per un centro sociale e riabilitativo, invece, l'idea è ultimare la palazzina Ater in via Cavoni. Tralasciamo il parco del Cosa perché dopo oltre 30 anni sembra più una chimera che altro.
Chi vincerà lo sapremo la sera del 26, la prima certezza è che dalla mattina del giorno dopo il sindaco - come annunciato dai due, ma anche da coloro che non hanno raggiunto il ballottaggio - metterà mano al decoro della città. La prima vera emergenza sarà forse proprio l'ordinaria amministrazione: raccolta dei rifiuti, verde curato, niente buche. Lì servirà agire. Subito.
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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