Avvocati, commissariato il commissario

Avvocati, commissariato il commissario
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Martedì 26 Ottobre 2021, 05:02
IL CASO
Nuovo colpo di scena nella telenovela dei commissariamenti dell'Ordine degli avvocati della provincia di Latina. Il ministero della Giustizia nei giorni scorsi ha disposto la sostituzione del commissario dell'organismo forense Giacomo Mignano. A darne notizia con una lettera agli iscritti al foro pontino pubblicata anche sul sito dell'Ordine è lo stesso Mignano per comunicare la fine del suo mandato iniziato due anni fa, il 28 novembre 2019 con decreto ministeriale che contestualmente aveva disposto lo scioglimento del Consiglio essendo venuto meno il quorum costitutivo per cessazione della carica di oltre metà dei suoi componenti.
Come voi di voi già sapranno il mio mandato commissariale è giunto al termine - scrive l'ormai ex commissario - qualche burocrate romano, con cui in questi due anni difficili è stata impossibile qualsiasi interlocuzione, evidentemente non condividendo il differimento delle elezioni per il rinnovo del Consiglio, disposto peraltro di concerto con la presidente del Tribunale, le associazioni esponenziali del foro, e su impulso della Asl, sull'assunto di omesse formalità, ha disposto il mio avvicendamento.
All'origine della decisione del Ministero lo slittamento della data delle elezioni per il rinnovo dell'organismo che erano state originariamente programmate per il 12 e 13 ottobre salvo poi essere spostata al 30 e 31 marzo 2022 perché nel corso di una riunione a fine settembre con il Presidente del Tribunale si era preso atto che nei giorni stabiliti c'erra una concentrazione di udienze tale da non render utilizzabile l'aula della Corte di assise come seggio elettorale. Anche le altre possibili soluzioni quali l'utilizzo del Palazzetto dello Sport, istanza alla quale il Comune ha risposto negativamente essendo già impegnato, si sono rivelate non attuabili e così si è proceduto al rinvio di altri quattro mesi.
Un lasso di tempo troppo lungo per il Ministero che probabilmente ha ritenuto che si potesse fare uno sforzo ulteriore per trovare uno spazio adeguato in tempi non così dilatati anche alla luce del fatto che gli avvocati pontini sono commissariati ormai da anni e che la fase più dura dell'emergenza Covid è stata superata. Quando ormai sono riaperti cinema e teatri, quando si può andare allo stadio e siamo anche andati a votare, deve essere risultato incomprensibile il rinvio.
L'ipotesi alternativa di Mignano era quella di noleggiare una tensostruttura, progetto che avrebbe comportato, spiega lo stesso Mignano, un notevole esborso economico (oltre 10mila euro) e che per questa ragione è stata scartata.
La chiusura della lettera è stizzita. Ovviamente la mia sostituzione farà piacere a qualche antico iscritto conclude polemicamente l'ex commissario - che gira ancora nel Palazzo di Giustizia abbaia alla luna e di quei colleghi che hanno tifato contro aspettando un Godot che li conduca al governo dell'Ordine. A loro dirò solo, parafrasando Califano, non escludo il ritorno. Se ne desume che gli scontri e le frizioni che ormai da anni caratterizzano la vita dell'avvocatura pontina, tra ricorsi e controricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, sono più vivi che mai. Il nome del nuovo commissario ancora non è stato comunicato dal Ministero di giustizia ma l'ipotesi maggiormente accreditata è quella dell'ex presidente dell'Ordine forense di Frosinone Davide Calabrò.
Quindi un avvocato non appartenente al foro pontino che dovrà gestire l'organismo forense e traghettarlo fino alle prossime elezioni che non è escluso possano essere anticipate.
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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