A condizione che questi soggetti che animano il Terzo settore sappiano evolvere nelle competenze e nei linguaggi, e nella cultura che sappia incontrare e riconoscere il valore dell’impresa, che non è nemica, ma partecipe dello sviluppo della società, delle comunità, dei territori. L’innovazione e la digitalizzazione sono condizioni per favorire il superamento di questa frammentazione. Innovazione e digitalizzazione sono condizioni irrinunciabili anche nella riforma del Welfare, mentre la persona al centro è il criterio che riuscirà a farci modellare il futuro della protezione sociale in un momento in cui – per paradosso – le risorse non sembrano più un problema. A condizione, naturalmente, che il Recovery Plan sappia dare spazio adeguato alle infrastrutture sociali accanto a quelle fisiche e soprattutto digitali.
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