Prendiamo le 8.364 imprese di ristorazione della Capitale. La previsione generale è di un calo del fatturato del 70% e per un’impresa su tre il destino è segnato: la chiusura. Lo stesso vale per le gelaterie: fatturato inferiore dell’80% rispetto all’anno passato e il 40% non arriverà all’anno venturo. Non si salva nessuno. Nemmeno gli impiantisti, un settore sul quale difficilmente il sole cala. Per le oltre 8 mila ditte del settore, la previsione è di una riduzione degli affari del 40% con il 15% destinato a tirare giù le saracinesche. Senza contare i tunnel senza uscita nel quale sono finiti gli alberghi (85% di fatturato in meno previsto), il settore oreficeria o trasporti. A Roma servirebbe un piano. E gli investimenti del Recovery. Ma i 25 miliardi di progetti presentati dal Campidoglio, compreso l’acquisto di decespugliatori e la costruzione della funivia, sono ad essere generosi alquanto improbabili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA