Aggredito dal branco dopo la finale, il Comune premia le due giovani salvatrici

Tiziano Toppan, l'anziano aggredito a San Donà la sera della finale degli Europei
di Davide De Bortoli
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Venerdì 23 Luglio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:09

SAN DONÀ - Un riconoscimento pubblico alle due giovani che hanno salvato Tiziano Toppan. Il sindaco Andrea Cereser sta pensando ad un riconoscimento per le ragazze che sono intervenute ponendo fine al pestaggio subìto da Toppan, il 70enne autista di ambulanze in pensione, aggredito da un branco di giovani domenica 11 luglio davanti alla sua abitazione in via Ancillotto, dopo la finale dell’Italia agli Europei. Si tratta delle sorelle Shanna e Michelle Kovalenko Orfei di Noventa, quest’ultima campionessa di taekwondo, una passione per l’arte marziale di origine coreana che la ha portata a disputare competizioni a livello nazionale e internazionale.
 

LA DECISIONE
Passata la terribile esperienza, Toppan venerdì scorso aveva incontrato le due ragazze che erano intervenute in sua difesa in un bar in piazza Indipendenza. Lui teneva molto a ringraziarle, e loro si sono presentate donandogli un mazzo di fiori e una scatola di cioccolatini. Un gesto gentile che dimostra - ancora una volta - vicinanza e sostegno per un concittadino che, fino a quella notte, per loro era uno sconosciuto. «Stiamo pensando ad un riconoscimento assieme alla giunta e alla maggioranza – spiega il sindaco –. L’atto compiuto da queste due giovani di Noventa ha toccato diverse dimensioni: solidarietà, l’aspetto sportivo e soprattutto tanto coraggio. Ed è significativo che ad intervenire siano state due donne. Tanti “leoni da tastiera” che erano lì intorno si sono limitati a guardare, anche se non tutti hanno la capacità e la prontezza di agire in casi come questi, la competenza e un fisico che consente di intervenire». Tra le ipotesi al vaglio di Cereser un riconoscimento che potrebbe essere assegnato in settembre, durante una delle sedute del Consiglio comunale, come già accaduto per meriti sportivi e didattici ad altri cittadini. 
 

«UN ESEMPIO PER TUTTI» 
Sull’opportunità di un riconoscimento pubblico concorda la capogruppo del Pd, Maria Grazia Murer: «A queste giovani va un plauso perché hanno dimostrato grande senso civico nell’essere uscite dall’auto per intervenire e allontanare gli aggressori. Sono un esempio di attenzione verso gli altri. Atti e momenti come questi favoriscono la creazione di un senso di sicurezza nella cittadinanza, poiché aumentano la consapevolezza di vivere in una comunità che sa prendersi cura delle persone più deboli - prosegue Murer -. Tante volte la sicurezza viene considerata solo come un problema delle istituzioni, quando invece questo è un esempio di una collettività che si fa carico delle persone che si trovano in situazioni di bisogno. Il fatto che siano giovani donne accresce l’importanza di questo esempio. Speriamo che non si verifichino altre aggressioni in futuro, ma quello che rimane è la cura per gli altri, l’attenzione dimostrata per la città. Segni fondamentali che consentono di creare un senso di sicurezza: mi sento più sicura quando so di poter contare sugli altri». 
 

LE INDAGINI
Nel frattempo proseguono le indagini dei Carabinieri hanno identificato uno dei giovani autori del pestaggio: un 18enne di San Donà, già noto alle forze dell’ordine per analoghi episodi.

L’ipotesi di reato avanzata dai carabinieri all’autorità giudiziaria è di lesioni personali aggravate dai futili motivi, dalla crudeltà dell’evento e dall’età della vittima. 

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