È partita la stagione turistica, non c'è più spazio per i profughi negli hotel

Profughi ucraini accolti in Friuli Venezia Giulia
di D.L.
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Sabato 16 Aprile 2022, 11:21

Sono molti di meno gli arrivi nel territorio di profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Negli ultimi dieci giorni i flussi sono rallentati. E qualche famiglia - anche se i casi sono ancora pochi e si limitano a chi aveva lasciato la zona di Leopoli e le aree al confine con la Polonia - sta rientrando. Sono di più però, stando ai dati di prefetture e Comuni e alle associazioni del terzo settore, le famiglie che magari dopo un periodo di permanenza in Friuli Venezia Giulia raggiungono parenti o amici in altre regioni italiane. Qualcuno prende anche la via di altri Paesi esteri, come Germania o Francia.

IL BANDO
Intanto la macchina dell'accoglienza non si ferma.

Dopo una prima risposta - forse sotto le aspettative - di alberghi e strutture ricettive disponibili ad accogliere i profughi il bando della Protezione civile regionale è stato prorogato fino al prossimo 20 aprile. Nove strutture (per circa 500 posti letto complessivi) hanno risposto finora al bando per ospitare persone in fuga dall'Ucraina. A pesare è sicuramente l'avvio della stagione turistica: gli albergatori, dopo il non facile biennio della pandemia, hanno la possibilità di ripartire per la stagione turistica e la maggior parte degli operatori, dopo le lacrime e sangue del biennio di emergenza Covid, vuole provare ad agganciare l'occasione della ripresa. Solo nove strutture ricettive hanno risposto al bando regionale. L'indagine di mercato, scaduta a fine marzo, è stata riaperta fino al 20 aprile nella speranza che un numero maggiore di alberghi si renda disponibile. Per partecipare le strutture devono garantire diverse condizioni, come la presenza del wifi e di almeno due camere singole e due doppie. Necessario anche offrire il servizio di vitto e di trasferimento da e per il centro sanitario della Fiera di Martignacco. La Protezione civile chiede un impegno indicativo di due mesi, più eventualmente altri due mesi. Dal primo bando è emersa una graduatoria che mette in testa le aziende che hanno presentato l'offerta economica migliore. In prima posizione un albergo di Claut, con un costo 80 euro e 53 centesimi al giorno per profugo. Sei delle nove offerte prevedono una cifra sotto i cento euro. La più cara è di un hotel di Tarvisio, che propone un prezzo di circa 150 euro al giorno per persona. Le strutture saranno utilizzate solo in caso di necessità: ma visti i numeri in leggera discesa delle presenze non è detto che sia necessario attivare il sistema. Federalberghi Fvg aveva dato fin da subito la disponibilità a collaborare con le istituzioni. Ma il periodo di avvio di stagione costringe gli operatori a cercare di tornare sul mercato del turismo. Operatori, per altro, alle prese con il problema di trovare personale. A Lignano è già operativo uno sportello che fungerà da incontro tra domanda e offerta.

I NUMERI
Nel Friuli occidentale la presenza dei profughi ucraini si sta assestando su circa 1.300 persone. La maggior parte delle quali è accolta nelle famiglie di ucraini già residenti sul territorio. Una conferma della minor richiesta di posti arriva anche dalla Caritas. Una parte dei posti riservati all'accoglienza d'emergenza nelle strutture della Diocesi (per esempio seminario, Madonna Pellegrina) sono attualmente liberi. Mentre aumentato le richieste di sostegno, di borse spesa e risorse per il pagamento delle bollette, da parte delle famiglie, per lo più ucraine, che si stanno prendendo carico dei profughi. Nulla si sa ancora sulle modalità di richiesta ed erogazione dei contributo di 300 euro al mese a profugo per tre mesi che era stato annunciato dal governo.

 

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