Luca Zaia in diretta oggi: «Oggi abbiamo un terzo dei ricoveri del dicembre 2020. Senza i vaccini saremmo già chiusi». Con i contagi così alti salta il contact tracing

Luca Zaia in diretta
di Beatrice Mani
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Giovedì 30 Dicembre 2021, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 13:15

Luca Zaia torna in diretta oggi, giovedì 30 dicembre, per dare gli ultimi aggiornamenti sulla pandemia da Covid in Veneto. I contagi hanno subito un'importante impennata negli ultimi due giorni, basti pensare che sono stati toccati numeri di positivi in 24 ore che in 22 mesi di epidemia non si erano mai registrati: oltre 7mila ieri l'altro e oltre 8mila ieri. La situazione è preoccupante e l'aumento dei ricoveri fa avvicinare l'ombra dell'arancione alla nostra regione. C'è poi la questione scuole: saranno riaperte dopo le feste oppure Zaia deciderà il ritorno in Dad per gli studenti dalla seconda media in poi? Per sapere questo occorre però aspettare il bilancio dei primi 10 giorni di gennaio, attraverso il quale si capirà l'andamento del virus. In diretta la professoressa Liviana Da Dalt, direttrice del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino dell'Azienda Ospedaliera di Padova, per parlare di Covid e contagio nei bambini.

La settimana 22-28 dicembre ha visto in Veneto un boom degli attuali positivi al Covid, saliti a 1.557 per 100.000 abitanti.

Lo afferma l'analisi della Fondazione Gimbe. I nuovi casi salgono del 19,2% rispetto alla settimana precedente. I posti letto occupati da pazienti Covid in area medica crescono del 17, 5% e in terapia intensiva e del 16,5%. Quanto alla campagna di immunizzazione, per Gimbe il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 63,6% (media Italia 53,9%). 

Zona rossa scuro per tutta l'Italia del Nord nelle mappe Ecdc

Zaia in diretta

Covid in Veneto

«Sono state inoculate oltre 51mila dosi di vaccino nelle ultime 24 ore, la maggioranza sono state booster - ha riferito Zaia - per un totale di booster di oltre un milione. Questo dato è importante anche alla luce delle decisioni del Governo di ieri sera. Noi abbiamo un numero di casi quotidiani - ieri quasi novemila - assai superiori alla punta massima del dicembre 2020, che è stato il periodo peggiore in Veneto. Nonostante i malati siano il doppio l'ospedalizzazione è di un terzo circa, bassa rispetto ai casi che abbiamo. L'altro dato importante è rappresentato dalla mortalità: non abbiamo 200 morti al giorno come succedeva l'anno scorso. Cosa è accaduto? Abbiamo somministrato oltre 9 milioni di vaccini, l'87% dei veneti si è vaccinato. Se così non fosse saremmo già chiusi. Uno su due in area medica sono non vaccinati, e i non vaccinati sono il 13% della popolazione veneta. Senza i no vax ricoverati saremmo in area bianca».

«Ieri abbiamo fatto una lunga riunione con il Governo, sono state raccolte alcune delle istanze presentate dalle Regioni». Trovate l'articolo con tutte le novità qui: Quarantena, no per chi ha la terza dose. Contatto con un positivo, isolamento, tampone: le nuove regole. «Ho proposto di togliere i tamponi a chi va in quarantena da asintomatico, pensando a tutti i ragazzi delle scuole, per andare incontro alle difficoltà di genitori e centri tamponi, ho fatto la mia proposta sul booster che è stata accolta», ha concluso Zaia.

Salta in contact tracing

Il numero di contagiati è altissimo in Veneto. «Ma esiste un punto di non ritorno oltre il quale salta il contact tracing, ossia il tracciamento dei contatti: 9mila contagiati in un giorno sono 90mila contatti da intercettare, il giorno dopo di nuovo così. Il contact tracing sta saltando, per non dire che è già saltato. Noi oggi ci dobbiamo concentrare sui sintomatici che dobbiamo testare, è più importante testare un sintomatico o una classe di bambini asintomatici che sono stati in contatto con lui?», ha domandato Zaia.

Green pass rafforzato

«Il Green pass rafforzato riguarda alberghi, trasporti, ristorazione, feste, sagre, sport di squadra, sci eccetera. Ieri mi chiedevate del lockdown dei non vaccinati: di fatto sono tutte misure restrittive che vanno in questa direzione. Non credo che si possa bloccare l'uscita di casa a un gruppo di persone, ma di fatto queste norme restringono il perimetro».

La sfida delle dosi booster

«La vera sfida ora è fare più dosi booster possibile, ai cittadini dico che fino alla prima settimana di gennaio abbiamo l'82% di posti occupati, cerchiamo di arrivare a un target giornaliero di 60mila dosi, delle quali 50mila di booster. Vogliamo fare un'altro milione e mezzo di dosi booster».

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Veneto a rischio arancione?

«Dico solo che l'incidenza è a 610, l'occupazione delle terapie intensive è al 18%, l'area medica al 19%, l'Rt al 1.13. Abbiamo un Rt basso ma con 19 di area medica significa che ci giochiamo 11 punt, se il 10 gennaio arriviamo al 30% - aggiunge - entriamo in arancione», ha riferito Zaia. «Siamo preoccupati per le feste, ci arrivano richieste "si possono fare feste con 200 persone?", in questa fase decisamente no, il Governo ha fatto delle scelte che devono essere rispettate. Il virus circola».

Reinfezioni da Covid, quante ce ne sono?

Chi è stato colpito dalla Delta non è poi coperto per l'Omicron, questo dicono gli ultimi studi, ma in Veneto quanti casi di reinfezione ci sono? «Abbiamo alcuni casi ma non sono così numerosi e soprattutto sono inversamente proporzionali al numero di terze dosi. Probabilmente c'è stata anche una caduta della copertura anticorpale», ha detto Zaia. 

Ffp2: prezzo calmierato?

«Non abbiamo ancora novità, sarà il generare Figliuolo ad occuparsene, immagino che i prezzi saranno abbattuti e in tempi rapidi. L'uso dell'Ffp2 ci vuole, immagino che i tempi saranno velocissimi, potrebbero consegnarcele e noi le distribuiremo».

Test antigenico o molecolare?

«Con un test antigenico positivo si va in isolamento senza conferma del molecolare. E anche il fine quarantena si fa con l'antigenico e non con il molecolare. Il molecolare si utilizza nei pazienti che devono essere ricoverati, negli accessi ai pronto soccorso, i care giver, alle persone che entrano o escono in Rsa, nello screening di sanitari e strutture extra ospedaliere, e nei casi in cui ci sono sintomi sospetti e sia da accertare il risultato del test antigenico. Questo per organizzare nel migliore dei modi la macchina dei tamponi», ha spegato l'assessore alla Salute Manuela Lanzarin.

Sanitari sospesi in Veneto, quanti sono?

«Sono 850 i sanitari del sistema sanitario pubblico attualmente sospesi, medici, oss, tecnici, infermieri eccetera», ha precisato la Lanzarin.

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