Stiga, busta paga più pesante per i 594 dipendenti e un pacchetto di servizi "benessere"

Lo stabilimento Stiga
di Mattia Zanardo
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Martedì 12 Aprile 2022, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 12:26

CASTELFRANCO - I lavoratori di Stiga potranno beneficiare di un nuovo superminimo riassorbibile: in termini pratici, ciascuno vedrà il proprio salario aumentare in media del 2%. È uno dei punti chiave del nuovo contratto integrativo appena rinnovato nel gruppo trevigiano, tra i maggiori produttori di tagliaerba, robot e altri apparecchi per il giardino, 594 dipendenti tra operai, tecnici e impiegati, divisi negli stabilimenti di Castelfranco Veneto e Resana, a cui si aggiungono circa 300 stagionali. Da parecchi anni, secondo gli addetti ai lavori, non veniva chiusa un'intesa del genere nel settore trevigiano, e non solo. Per giunta, arriva in controtendenza in un momento come l'attuale, quando crisi dell'energia e delle materie prime, inflazione e tensioni geopolitiche, stanno alimentando i timori di una frenata dell'economia. Dopo che il precedente era scaduto nell'agosto 2020 ed era stato prorogato fino alla fine dello scorso marzo, in questi giorni i rappresentanti dell'industria e quelli delle sigle sindacali dei metalmeccanici hanno siglato il nuovo accordo aziendale per il triennio 2022 -2024, poi definitivamente approvato dal personale nelle varie assemblee.

I DETTAGLI
La parte economica (che entrerà in vigore retroattivamente a partire dal primo gennaio di quest'anno) prevede, tra l'altro, anche un rafforzamento del premio di produzione di circa 150 euro a testa, oltre a mettere a disposizione un pacchetto di beni e servizi di welfare per un valore equivalente intorno ai 300 euro. Chiaramente, il nuovo documento contrattuale è ben più articolato: al di là di vari aspetti squisitamente tecnici, tra gli altri elementi, secondo una tendenza in crescente diffusione anche nel sistema imprenditoriale locale, è stata concordata anche una serie di misure per cercare di agevolare la conciliazione vita - lavoro dei dipendenti.

Ad esempio, la possibilità di usufruire di quattro ore di permessi per chi deve sottoporsi a visite mediche, le otto ore (una giornata lavorativa) di ferie in più all'anno, in aggiunta a quanto già stabilito, per chi ha maturato almeno 25 anni di anzianità aziendale, oppure ancora un'integrazione da parte dell'azienda dell'indennità parentale (ovviamente per entrambi i genitori), incrementando la quota già coperta dall'Inps. Gli addetti assunti con part-time verticale (il tipo di produzione dell'impresa castellana ha un forte caratterizzazione con picchi stagionali), invece, avranno l'opportunità di estendere il loro contratto da otto a nove mesi all'anno. Numeri e condizioni che testimoniano come Stiga abbia continuato a crescere anche negli anni di pandemia, anzi abbia anche recuperato appieno dopo alcune fasi di difficoltà nel periodo pre-Covid.

IL COMMENTO
«Il rinnovo contrattuale ¬ , dichiara Angela Manzoni, senior vice president HR e Legal - è stato portato a termine con il pieno supporto di tutte le parti sociali e mira ad accrescere ulteriormente il benessere di tutte le persone dell'organizzazione, in una prospettiva che punta a un sempre maggiore equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. Stiga Group si è inoltre avvalsa del supporto di Assindustria a cui va un sentito ringraziamento per la professionalità dimostrata». L'attuale gruppo, che ha assunto l'attuale denominazione Stiga nel 2017, è l'erede della Ggp - Global Garden Products, la quale, a sua volta, era nata nel 2000 dall'aggregazione di precedenti società, tra cui la castellana Castelgarden: con i marchi Stiga, Alpina, Mountfield, Castelgarden e Atco, è oggi leader europeo del comparto e presente in oltre 70 paesi nel mondo.

 

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