Scuola, scatta l'allarme alle superiori: si moltiplicano le quarantene coinvolte 71 classi

Scuola
di Mauro Favaro
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 10:41

TREVISO - Si moltiplicano le quarantene a scuola a causa del coronavirus. E adesso si torna a fare subito i tamponi a tutti. Sono 71 le classi attualmente in isolamento. Con un boom alle superiori: qui in soli tre giorni si è passati da 11 a 25 sezioni in quarantena. Sono più che raddoppiate, nonostante la quota degli studenti in presenza sia rimasta ferma al 50%, che per la Marca vuol dire 20mila ragazzi. A conti fatti, oggi nel trevigiano ci sono oltre mille ragazzi costretti a seguire le lezioni a distanza, tra elementari, medie e superiori. Inevitabile: il protocollo seguito fino a questo momento prevedeva l'isolamento immediato in via preventiva dell'intera classe a fronte di anche un solo caso di positività. Ma ora si cambia. 
I PROFESSORI

Gli insegnanti sono stati messi in cima all'elenco dei lavoratori dei servizi essenziali da vaccinare contro il coronavirus: verranno immunizzati a partire dall'inizio di marzo con il siero AstraZeneca, prima delle forze dell'ordine. E nel frattempo si torna al protocollo che prevede di eseguire subito i test per scongiurare il rischio di un aumento esponenziale delle quarantene preventive per intere sezioni. Ieri l'Usl ha fatto il punto con la Regione. «D'ora in poi verrà seguito il nuovo protocollo: davanti a una positività a scuola, nel giro di 72 ore verranno eseguiti i tamponi su tutti i compagni di classe della persona risultata positiva spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria se gli esiti saranno negativi, gli studenti potranno tornare subito a far lezione in presenza. La quarantena collettiva scatterà solo nel caso in cui dovessero emergere altre positività». Vale per tutte le scuole: elementari, medie e superiori. I ragazzi verranno inviati ai Covid Point allestiti dall'Usl o nei centri messi in piedi dai pediatri di libera scelta. Chi rifiuterà di sottoporsi al tampone rapido verrà direttamente gestito come un caso positivo, con il relativo periodo di quarantena. Quel che realmente preoccupa, però, è l'impennata di isolamenti alle superiori a soli dieci giorni dalla ripresa delle lezioni in presenza, pur con il limite del 50%. «L'avevamo messo in conto sottolinea il governatore Luca Zaia 25 classi in quarantena rappresentano un minimo segnale: un lumicino che può restare così o anche diventare un faro». Il monitoraggio sarà costante. 
LE PREVISIONI

Anche perché dal 22 febbraio la quota di studenti in presenza dovrebbe salire al 75%. Vuol dire 30mila ragazzi. La stessa Usl trevigiana si aspettava un aumento dei contagi dopo la riapertura delle superiori. «Anche nei prossimi giorni i casi aumenteranno prevede Benazzi c'è la massima attenzione. Mom ha messo a disposizione più mezzi e steward per evitare gli assembramenti. Ma quando tornano a muoversi migliaia di ragazzi è chiaro che cresce il rischio di un aumento delle positività». L'obiettivo ora è vaccinare gli insegnanti il prima possibile. Il ministero ha invertito le priorità: i docenti verranno prima delle forze dell'ordine. L'Usl ha programmato l'avvio della campagna dedicata ai lavoratori delle scuole per l'inizio di marzo. Per il trevigiano vuol dire sottoporre all'iniezione oltre 12mila persone: più di 9mila insegnanti e oltre 3mila addetti del personale Ata. Verranno usati i vaccini AstraZeneca. Le scorte sono già state consegnate nel polo di Mestre. Nella Marca dovrebbero arrivare tra le 18mila e le 20mila dosi. Quanto basta per coprire tutti. Gli insegnanti non saranno convocati con un appuntamento fissato d'ufficio per la vaccinazione anti-Covid, come sta accadendo per gli over80. Nelle prossime ore l'Usl chiederà alle scuole gli elenchi del personale. Dopodiché ogni professore riceverà una mail con il collegamento per prenotare il proprio appuntamento. 
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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