Le urla di Marta, colpita da 20 coltellate alla schiena. L'aggressore ha 15 anni. Giallo sul movente

Marta Novello, aggredita da un minorenne mentre fa jogging
di Giuliano Pavan
4 Minuti di Lettura
Martedì 23 Marzo 2021, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 08:54

Marta Novello 26 anni è stata aggredita ieri, lunedì 25 marzo, in una strada di campagna a Marocco di Mogliano: è in gravi condizioni, in prognosi riservata. Preso l'aggressore che l'ha ferita con 20 coltellate alla schiena (che le hanno perforato il polmone), si tratta di un 15enne nato in Italia da madre italiana e padre nigeriano. Le indagini sono per tentato omicidio. Al vaglio le motivazioni del gesto: tentata rapina o violenza. Solidarietà alla ragazza da tutto il paese. Il ragazzo è in attesa di interrogatorio, finora non ha fornito particolari motivazioni. 

MOGLIANO VENETO (TREVISO) - «Pensavamo fossero rimasti vittima di un incidente. Poi abbiamo visto la ragazza e abbiamo capito tutto». I due operai che hanno soccorso Marta Novello sono ancora sotto choc. Sono stati i primi a intervenire, i primi a evitare che l'aggressore della 26enne si desse alla fuga, i primi a essere ascoltati dai carabinieri. Stavano lavorando alla ristrutturazione di una casa in via Marignana e avevano quasi finito il turno. Erano le 17, ancora qualche minuto e sarebbero tornati nelle rispettive abitazioni. Ma le urla di Marta sono arrivate alle loro orecchie, percorrendo i circa cento metri di viale che separano la villa dalla strada. Non ci hanno pensato un attimo e si sono messi a correre. Oltrepassato il cancello hanno visto un ragazzino di 16 anni, tutto sporco di sangue, che stava cercando di uscire dal fossato. Gli hanno dato una mano. Poi hanno rivolto lo sguardo sulla 26enne: era immobile, anche lei sporca di sangue. Sul selciato c'era una bicicletta, e il primo pensiero è che fossero caduti, o peggio che un'auto li avesse investiti o urtati. Si sono chinati, e hanno subito capito che non si trattava di un incidente: Marta aveva sul corpo molte ferite. Si vedevano dei tagli, anche profondi. Il 16enne rimaneva in silenzio, nonostante gli chiedessero cosa fosse successo. «Non abbiamo perso un secondo e abbiamo subito chiamato il 118 e i carabinieri - hanno raccontato ad alcuni passanti che poco dopo si sono fermati sul luogo del delitto - E poi abbiamo tenuto d'occhio quel ragazzino: non potevamo farlo allontanare». 

ULTIME NOTIZIE Ragazza accoltellata: come sta oggi Marta. Il 16enne l'ha colpita alla schiena, verrà sentito dal magistrato


Ragazza accoltellata

In pochi minuti un'ambulanza del Suem 118 è giunta in via Marignana, ha caricato Marta e l'ha portata d'urgenza all'ospedale Ca' Foncello. Ora si trova ricoverata in terapia intensiva e le sue condizioni di salute sono gravissime. Mentre i carabinieri prendevano in custodia l'aggressore, i due operai hanno pian piano realizzato che il loro intervento è stato fondamentale. Hanno appreso dalle forze dell'ordine che quello che credevano fosse stato un incidente è stato in realtà un tentativo di rapina sfociato nel sangue. La Procura dei minori di Venezia procede infatti per tentato omicidio. Una volta sentiti dai militari hanno anche saputo che le coltellate inferte sono state molte, forse più di dieci. E che una, la più violenta, è penetrata nel corpo di Marta perforandole un polmone. Stentavano a credere che in quella tranquilla strada di campagna, meta di tanti runner che vogliono passare qualche ora all'aria aperta, lontano dal traffico, potesse consumarsi un delitto del genere.

Anche i residenti, che col passare dei minuti sono venuti a conoscenza dell'agguato, non riuscivano a capacitarsi che una ragazza di 26 anni potesse incontrare un destino così tragico in quel quartiere fatto di villette immerse nel verde. «Abbiamo visto passare l'ambulanza e i carabinieri a tutta velocità - dice una coppia di anziani che abita a poche centinaia di metri da dove Marta è stata accoltellata - Poi abbiamo saputo che è stata aggredita una ragazza. Speriamo non sia nulla di grave». 


Rapina o pista passionale?

Purtroppo non è così. È qualcosa di grave, molto grave. Gli inquirenti parlano di un tentativo di rapina, ma non è esclusa la pista passionale. Secondo alcune indiscrezioni il ragazzino sarebbe stato invaghito della 26enne. Un testimone ha riferito di aver visto vittima e aggressore camminare assieme, e i carabinieri stanno verificando l'attendibilità di questa affermazione. Di certo c'è che Marta Novello, studentessa universitaria a Padova, è stata colpita molte volte, con violenza. Si sa che si è difesa, che ha urlato più forte che poteva e che, prima di perdere i sensi, ha trascinato il suo aggressore nel fosso con lei. Quel fosso in cui ieri sera i vigili del fuoco hanno ritrovato l'arma del delitto, abbandonata dal 16enne dopo la colluttazione. Al vaglio della Procura dei minori di Venezia anche il rapporto esistente tra vittima e aggressore. Sono entrambi conosciuti nel quartiere dove abitano, ma non è chiara la conoscenza tra i due. Domande a cui dovranno dare una risposta le indagini, nella speranza che Marta riesca a riprendersi al più presto per spiegare nel dettaglio la violenza che ha subito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA